Secondo quanto previsto dal 'Term Sheet' con Ei Towers, gli accordi (subordinati al rilascio da parte del ministero dei diritti sulle frequenza prevista entro il 31 ottobre) prevedranno, tra l'altro, una fase transitoria, nel corso della quale avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio della rete e il primo periodo di esercizio che si estenderà dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, e una fase a regime di esercizio della rete della durata di 17 anni (dal 2018 al 2034). Il corrispettivo previsto a favore di Ei Towers è di 14 milioni circa per l'intera fase transitoria e di 18,3 milioni annui a regime (a partire dal 2018).
Ei Towers prevede poi investimenti a proprio carico per un valore non superiore a 18 milioni di euro tra il 2015 ed il 2016, comprensivi dell'acquisto dei trasmettitori messi a disposizione di Cairo. Inoltre nell'intesa è indicato un onere annuo per EiTowers a favore di Cairo (compreso tra zero e 4 milioni dal 2018) qualora la banda disponibile sul mux non sia integralmente utilizzata. Cairo a partire dal primo gennaio 2025 ha facoltà di recesso libero degli accordi.
«L'ufficializzazione oggi da parte di Cairo-Communication dell'offerta per la gara sui diritto d'uso delle frequenze tv e della contestuale sottoscrizione con Ei Towers di un accordo pluriennale per la realizzazione e la gestione tecnica del futuro mux, rendono necessario l'avvio urgente del confronto sul piano industriale/editoriale di La7 srl, finora mai presentato dall'azienda». Lo afferma il cdr di La7, con il sostegno di Fnsi, Associazione Stampa Romana e Associazione Stampa Lombarda, rinnovando «la richiesta di un incontro con i vertici aziendali di Cairo Communication e La7 srl».