«Sono contento, ma non mi esalto e resto con i piedi per terra». Urbano Cairo, presidente del Torino, commenta così gli ottimi risultati dei granata in campionato. Dopo la vittoria contro il Sassuolo, il Torino può sognare anche l’Europa. «Con l’arrivo di Ventura è cominciato un ciclo positivo che ci ha portato prima dalla B alla A, poi l’anno scorso a consolidarci e quest’anno a fare anche qualcosa in più», spiega Cairo ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport. «Dobbiamo continuare con invevistimenti mirati, giocatori giovani con voglia di far bene e stare in un gruppo», aggiunge il n.1 del Torino, che si sofferma anche sulla situazione di Alessio Cerci
Cairo non guarda con preoccupazione a un possibile derby con la Juventus per Immobile, il cui cartellino è in comproprietà fra i due club: «Il fatto che sia nostro a metà è una buona cosa. Non è un problema e al momento giusto faremo dei ragionamenti con la Juventus per trovare una soluzione. L’importante è che giochi con spirito come sta facendo, è stata trovata per lui una soluzione di gioco perfetta per esaltarne le qualità e sta facendo grandi cose». Analizzando gli ultimi risultati positivi della squadra, Cairo spiega che «Ventura ha trovato l’ambiente e il clima giusto. Il rapporto con me è molto buono, è al terzo anno con noi e credo che non avesse mai allenato tre anni di fila una squadra». «Qui -sottolinea parlando del tecnico- ha trovato la giusta chimica per dare il meglio e da presidente con lui ho imparato tante cose, ad esempio a guardare più la squadra del singolo che era un mio difetto». Cairo non teme che gli exploit della Juve finiscano per far passare in secondo piano la crescita esponenziale del Torino: «Noi guardiamo in casa nostra per cercare di fare anche noi, se non i record, dei buoni risultati. Dobbiamo crescere gradualmente, poi se la Juve va bene meglio per loro. Da parte nostra la voglia di fare investimenti c’è tutta, non più come una volta per giocatori affermati ma molto giovani».