Cosa fa un’adolescente quando scopre che gli insegnamenti dei genitori sono insufficienti per affrontare la vita?Link a Goodreads
È il 1990. Johanna Morrigan ha 14 anni, un padre strampalato, eterno aspirante star del rock, una madre paziente e remissiva, un fratello maggiore e un fratellino, Lupin, dagli occhi grandi “come due pianeti blu che ruotano nella galassia del suo cranio”.
Un giorno, dopo l’ennesima delusione suscitata da una promessa di futuro che entra dalla porta ed esce con disinvoltura dalla finestra, Johanna Morrigan dice basta!
Decide di cambiare tutto e trasformarsi in Dolly Wilde, di lasciare Wolverhampton e intraprendere una nuova vita, fatta di avventura, sesso, letture erotiche, musica. Dolly Wilde è un’eroina gotica, con la parlantina sciolta, senza alcuna inibizione, alla conquista del piacere, degli uomini, di Londra.
Sarà lei, Dolly, a salvare la sua famiglia sempre più in affanno economico, come Jo in Piccole donne, o come le sorelle Brontë (senza pensare minimamente di morire giovane).
Ma cosa succede quando Johanna realizza che Dolly, il personaggio che lei stessa ha costruito pezzo per pezzo, ha un enorme difetto? Dopotutto, una scatola di dischi, molto sesso, e una testa piena di libri possono bastare per diventare una ragazza?
Come diventare una ragazza è il romanzo che ogni adolescente, ogni giorno, scrive di se stessa: divertente, doloroso, avventuroso, appassionante come la vita.
Ho conosciuto Caitlin Moran qualche anno fa grazie a un suo libro che non era un romanzo, dal titolo e dalla copertina irresistibili ( Ci vogliono le palle per essere una donna) e mi è sembrata da subito molto simpatica e molto intelligente, tanto che consiglio questa lettura a tutte le giovani donzelle che mi stanno leggendo in questo momento!!!
Sono stata perciò felicissima di imbattermi in un suo nuovo lavoro, anche se essendo un romanzo temevo che la verve della Moran venisse un po' a mancare. Effettivamente è stato così, per alcuni versi, mentre per altri si è confermata un'ottima autrice!
Se il suo primo libro mi aveva conquistato sin da subito, questo romanzo invece ho dovuto metabolizzarlo e aspettare qualche ora prima di decidere se mi fosse piaciuto o meno; il fulcro della questione è che la storia narrata e il personaggio di Johanna/Dolly sono surreali eppure terribilmente veri !!
Abbiamo una famiglia disagiata, che vive di sussidi ma che è grossomodo capace di dimostrare affetto, un quartiere povero che non offre prospettive allettanti e lì, a qualche ora di treno, lei: Londra, il Paese delle Cuccagne, dove puoi decidere chi essere e cucirti una nuova vita addosso.
Johanna prende questo compito estremamente sul serio e crea Dolly Wilde, plasmandola con dedizione secondo i canoni per lei indispensabili per essere accettata e idolatrata nell'ambiente dei critici musicali.
Pasticciona, irruenta, paranoica e tenace, la protagonista fa tanta tenerezza, e un po' ci sgomenta, perché i suoi pensieri e le sue convinzioni sono stati, per qualche attimo, anche i nostri a 16-17 anni, in preda all'inquietudine e alla voglia di essere qualcuno di irresistibilmente "figo".
Lo stile è piacevole e molto discorsivo, mi ha fatto piacere immergermi nella Londra dei pub di inizio anni Novanta.
Insomma, un libro che mi ha fatto riflettere parecchio, ma che forse ha qualche pagina di troppo, divenendo ripetitivo e affaticando un po' il lettore.
TRAMA : 6PERSONAGGI : 8STILE : 7COPERTINA : 5 - -