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Cala il mercato immobiliare

Da Rubefox

Cala il mercato immobiliare, siamo ai minimi dal 2004.

Il giorno seguente alle contestazioni degli imprenditori all’assemblea dell’Ance, Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, presenta una risoluzione allo sviluppo del mercato immobiliare.

Presenta cinque possibili interventi al mercato immobiliare ormai paralizzato.

Nel secondo trimestre, le vendite risultano in calo (-5,6%), ancora una volta il minimo dal 2004.

Sforza propone quanto segue:

  • liberalizzare la durata dei contratti di affitto;
  • tagliare i consorzi di bonifica;
  • riedificare gli edifici esistenti;
  • sostituire l’Ici con un’imposta una tantum;
  • delegare ai cittadini la manutenzione delle strade in cambio di un’ alleggerimento della pressione fiscale.

Questa  può essere una risoluzione al problema della crisi del mercato immobiliare, che ha perso dal 2006 il 30% circa.

La crisi è assai pesante per il settore residenziale: le transazioni diminuiscono del 6,6% nel trimestre. La flessione raggiunge il 9,6% al Sud, mentre al Centro è poco più contenuta (-7,8%) e al Nord (-4,4%).

Ormai tra le grandi città è fuga da Palermo (-8,5%), Napoli (-7,5%) e Roma (-7,3%). Eppure i prezzi nel primo semestre crescono dello 0,5% fino a una media di 1.588 euro al metro quadrato. Gli aumenti riguardano sia i capoluoghi (+0,5% a 2.299 euro al metro quadrato) sia la provincia (+0,4% a 1.322 euro).

Le città italiane più care sono Roma, Firenze e Bologna, Palermo invece è la più accessibile. Dal 2004 i prezzi aumentano del 29,9%. Dato però che si ridimensiona se consideriamo l’inflazione per il settimo mese consecutivo.

Dall’Agenzia del Territorio si evince che il mattone è il primo bene rifugio delle famiglie italiane. Il 73,6% vive in case di proprietà e il 16,1% paga un mutuo. Sulle difficoltà del mercato pesa anche l’aumento del tasso di interesse medio del 27% dal 2010 fino al 3,22% del 30 giugno 2011.

 

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