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Calamarata, liberamente ispirata

Da Sacapoche

La calamarata è un formato di pasta, di origine napoletana, che nell’aspetto ricorda i calamari: sono anelloni di pasta sul genere dei paccheri, solo più stretti.
In genere questa pasta si abbina ai calamari, appunto, ma io non ne avevo in casa e l’ho interpretata a modo mio con quello che avevo a disposizione.
A dire la verità non avevo neanche il formato di pasta giusto pertanto ho usato i cugini un po’ cresciuti.. i paccheri.
E perché mai dici di aver fatto la calamarata allora?! Perché l’idea di base era quella… volevo fare qualcosa di diverso dal solito scoglio ma non sempre si può fare la spesa ad hoc, soprattutto quando tuo marito ti confina in casa con il divieto di portare troppi pesi o di guidare la macchina! >.<
Quindi calamarata sia, ma di paccheri con le seppie.

Calamarata, liberamente ispirata

Calamarata, liberamente ispirata
per 2 persone

200 gr paccheri
200 gr seppie surgelate
100 gr ciuffi di calamari surgelati
1 spicchio d’aglio
1/2 scalogno
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di olive taggiasche
1 cucchiaino di capperi
2 cucchiai di olio evo
1 manciata di prezzemolo tritato
sale pepe peperoncino

In un tegame capiente metti a bollire l’acqua per la pasta, quando bolle aggiungi il sale e lessa la pasta al dente. Tieni da parte un po’ di acqua di cottura.

Nel frattempo prepara il sugo: in una padella antiaderente scalda l’olio e fai un soffritto con lo scalogno affettato sottilmente e lo spicchio d’aglio. Aggiungi le seppie e i ciuffi di calamari surgelati, fai leggermente evaporare la loro acqua e sfuma con il vino bianco.
Aggiungi il concentrato di pomodoro, se occorre scioglilo con un po’ di acqua di cottura della pasta, e porta a cottura le seppie. Unisci le olive e i capperi e solo allora aggiusta di sale e pepe, aggiungi anche un pizzico di peperoncino.

Calamarata, liberamente ispirata

Unisci la pasta al dente al sugo così preparato e fai saltare. Cospargi di prezzemolo tritato e servi.

Due parole a proposito del pesce surgelato. Io trovo socialmente accettabile acquistarlo, pur facendo attenzione alla qualità. Nella mia città esiste un negozio che vende esclusivamente surgelati, di ogni specie e genere. Lo trovo molto conveniente, un ottimo risparmio di tempo e anche di denaro rispetto al pesce fresco. Se avessi tempo per acquistarlo fresco e poi per pulirlo lo farei.. ma il surgelato se di buona qualità è un’ottima alternativa per chi come me spesso si fa prendere dalla pigrizia e ripiega sulla più accessibile ciccia!

Calamarata, liberamente ispirata


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