Calcata: arte, storia e fantasmi
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Calcata è un paesino di origine falisca in provincia di Viterbo, a circa 40 km da Roma. Il suo borgo si erge su uno sperone tufaceo e le case, abbarbicate le une alle altre, si affacciano a strapiombo sull’ampia e verdeggiante valle del fiume Treja, a cui si accede attraverso percorsi naturalistici. Il paese, che si raggiunge solo a piedi, è famoso per essere riuscito a mantenere intatto il suo antico patrimonio storico e naturale.
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Nel 1935 Calcata viene giudicata poco sicura e il borgo viene abbandonato dai suoi abitanti, che si spostano poco distante, più a valle. Ma negli anni ’60, Calcata conquista l’attenzione di numerosi artisti, che decidono di trasferircisi, dopo che alcune perizie geologiche confermano la stabilità della rupe tufacea. Il borgo medievale, infatti, con i suoi labirinti di stradine, offre un suggestivo rifugio. Qui oggi è possibile trovare gli spazi espositivi o studi di pittori, scrittori, scultori, artigiani e musicisti.
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La sera di Halloween, il paesino, che si adatta perfettamente all’atmosfera decadente della festa, si popola di turisti e maschere stravaganti. Le viuzze strette, ricoperte di pietre che emanano odore di muschio e umidità, si riempiono delle flebili e morbide fiamme dei lumini. Nella piazza si esibiscono cantanti e musicisti. I balconi, solitamente adorni di vasi con piante e fiori, vengono tutti perfettamente addobbati a tema. Tutto è in perfetta armonia con l’intonaco delle case che se ne viene via, la nebbia che si solleva pigramente dalla vallata, la sensazione di vecchio che si mescola con la magia del luogo.
Calcata: arte, storia e fantasmi
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