La stampa 3D è la prossima frontiera dell’edilizia? Un concetto sentito da più parti negli ultimi mesi. Ma si tratta di una avveniristica speranza o di una concreta e verificabile novità di lavoro? La risposta va fatta sedimentare nel tempo, questo è certo. Tuttavia, dopo e prime esperienze fatte in Cina, l’Italia ha messo a punto le tecnologie per le case del futuro, idonee anche a “stampare” nel vero senso della parola anche strutture complesse come i ponti.
Nel nostro paese e all’estero sono in questo momento atto svariati processi di innovazione alimentati dal proliferare di start-up e altre iniziative: intercettando quest’energia e mutuandone alcuni aspetti potrebbe diventare possibile puntare ad innovare anche un processo tradizionale come quello del costruire in calcestruzzo grazie alle tecnologie della stampa 3D. Ma in quale modo?
Si tratta di calcestruzzo stampato in 3D per costruire case: le prime sperimentazioni sono frutto dell’attività di ricerca condotta presso il centro di servizi CeSMA dell’università di Napoli Federico II. Il gruppo è coordinato da Domenico Asprone, della Federico II, da Marco Iuorio, del Distretto Tecnologico Stress e da Ferdinando Auricchio, dell’università di Pavia. “La nuova tecnologia – afferma Asprone – promette di ottimizzare le forme e risparmiare materiale, alleggerendo quindi gli elementi in cemento armato e riducendo i costi e gli impatti ambientali. La possibilità di ottenere forme complesse, poi, apre la strada a nuovi utilizzi del cemento armato, diversi da quelli convenzionali, con proprietà estetiche e di design”.
Per approfondire il tema leggi l’articolo Stampa 3D, la nuova frontiera per l’edilizia è già stata raggiunta?
La tecnologia della stampa in 3D permette di realizzare elementi curvi, cavi o con caratteristiche particolari che normalmente richiederebbero complicati sistemi di forme in legno (casseri) per il getto di calcestruzzo fresco, con notevole incremento dei costi di realizzazione. Utilizzando una mega-stampante 3D i ricercatori hanno sviluppato un sistema per stampare elementi di calcestruzzo che possono essere assemblati con barre d’acciaio e comporre travi o pilastri in cemento armato. La prima trave ottenuta ha la lunghezza di circa 3,5 metri, e sarà testata a breve nei laboratori del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura della Federico II.
Con riferimento al tema della stampa 3D per la progettazione il Gruppo Maggioli sta facendo grandi passi in avanti dal punto di vista tecnologico: per saperne di più vai al sito di riferimento maggioli3d.it.