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Calciatore infortunato: ecco mio marito!

Creato il 22 novembre 2015 da Tulleeconfetti

Il momento in cui ti maledici per aver sposato un calciatore, è quello in cui un infortunio lo costringe a casa sul divano.

Non c'è niente di peggio per chi, incapace di stare fermo tanto da divertirsi a sudare e correre dietro un pallone nonostante acqua a catinelle e vento gelido, si ritrova a poter fare, al massimo , zapping.

Il menù del calciatore infortunato prevede, per tutto il corso dello "stop": sguardo perso nel vuoto, imprecazioni di vario genere ogni volta che il dolore si fa sentire, consumo spasmodico di ghiaccio. Umore, ve lo lascio immaginare.

La prima fase che sono costretta ad attraversare è quella del " devo capire esattamente cosa mi sono fatto ". I giorni prima dell'ecografia il calciatore infortunato (o, perlomeno, mio marito!) è capace di parlare di stiramenti e strappi muscolari anche con la vicina di casa ottantenne. Attendere rassegnati la visita da un medico specialista è un consiglio che mi posso risparmiare.

La seconda fase, è anche peggio. Segue la diagnosi ed è quella della crisi e dello sconforto: " la fisioterapista mi ha detto che dovrò stare fermo un mese e mezzo, ma non ci penso nemmeno. Un mese al massimo e ritorno in campo. Da domani fisioterapia, ghiaccio, tekar, ecografia di controllo.."

Mancano soltanto la preghiera della sera e il pellegrinaggio a Lourdes.

La terza fase è quella del recupero (a ogni costo): dopo un mese rientrare in campo è impossibile, ma l'orgoglio consiglia di negare l'evidenza. Il mantra è: " ma non ho più male..", "io non sento niente" .. sino a " sto benissimo ".

Calciatore infortunato: ecco mio marito!

Ogni domenica - ve lo potete immaginare - una sofferenza doppia. Ti vedo nervoso consumarti in Tribuna: non puoi sudare, non puoi correre, non puoi alzare il braccio per chiamare il fuorigioco.. ma il guardalinee.. beh lui - quel poveretto! -puoi insultarlo lo stesso... anzi di più!

Andiamo avanti così sino al tanto sperato rientro in campo.. quando di nuovo sei tu, nel tuo posto nel mondo, a fare quello che ami di più..

Calciatore infortunato: ecco mio marito!

.. quando anche io, che tra uno sbuffo e l'altro ti ho preso in giro quasi ogni giorno per cercare di sdrammatizzare, che ti ho chiesto "come va la gamba?" dalle cinque alle dieci volte al giorno, mi ritrovo in Tribuna con il Cuore a mille a fare gli scongiuri perché tutto vada bene. Nella testa non faccio che ripetermi "fa che vincano, fa che vada tutto bene" e più che una moglie trentenne, mi sento una ragazzina che per la prima volta va a vedere la partita del fidanzatino.

Ma meno che questo.. l'Amore cos'è?

Come tutte le domeniche ... forza Voltrese!


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