Da uomo di cinema quale è, Aurelio De Laurentiis ha saggiamente pensato di sorprendere gli addetti ai lavori con un colpo di scena. La pacchiana presentazione di Gökhan Inler, «'o Lione», (stra)pagato 17 milioni di euro, è riuscita nella sorprendente impresa di catalizzare l'attenzione della folla sugli acquisti del Napoli, da tutti celebrati, quando fino a pochi giorni fa non si parlava d'altro che dell'imminente addio di Hamšík. Complimenti, presidente. Ma adesso, mi lasci dire la mia sul suo calciomercato - sino a qui, sia chiaro: è il 15 luglio, non manca il tempo per rivoltare la squadra come fosse un calzino e farmi cambiare opinione.
Via all'analisi, quindi. Ma prima di scervellarsi su nomi e contratti, stipendi e firme, trattative e bufale, occorre ricordare cosa sta combinando questo Napoli. Che il 19 giugno 2005 vedeva svanire la promozione in B contro l'Avellino, e tra poco più di un mese - il 22 agosto, per la precisione - sarà di scena al Camp Nou, per contendere al Barça di Messi e Iniesta, Xavi e Piqué, il Trofeo Gamper. Sono passati poco più di cinque anni, e l'unico superstite della Serie C è Grava: giù il cappello.
Ma la stagione che va ad incominciare, ne sono certo, sarà la più ardua per De Laurentiis. La tanto agognata Champions League, meritatamente artigliata dagli azzurri, è una dolce sanguisuga: ti regala gioie ed emozioni, ma ti succhia le energie necessarie per ben figurare in campionato. Di scudetto, quindi, meglio non parlare: scaramanzia, o più semplicemente realismo, per i tifosi del Napoli, ora intenti ad ammirare i nuovi gioielli di cui il presidente li ha omaggiati. Il nome più altisonante è quello del già citato Inler, ma Riccardo Bigon, figlio dell'Alberto scudettato nel '90, non si è posto limiti in queste prime settimane di mercato.
Innanzitutto, si è ben pensato di chiudere a doppia mandata la porta: scaduto il contratto di Iezzo e Gianello, per rimpiazzarli ecco Rosati (costato circa 3 milioni) e Colombo. E qui c'è poco da scrivere perché, se De Sanctis si riconferma in forma smagliante, ai suoi colleghi non rimarrà che la Coppa Italia per testare i guantoni. Dalla parte opposta del terreno di gioco, in attacco, nessuna novità, ma un sogno - del presidente, che Mazzarri pare non condividere - di nome Trezeguet, che a me sembra infinatamente più adatto di Lucarelli per proporsi come alternativa a Cavani. Personalmente, mi auguro che la nostalgia del Bel Paese riporti Trezegol a segnare in Serie A.
Detto di limature e fantasie, c'è da concentrarsi sul centrocampo. Il reparto nevralgico, perduto Pazienza, ma non la pazienza, ha visto Bigon firmare Donadel a parametro zero: un buon rimpiazzo per Yebda, che rientra al Benfica. Gratis, o quasi, anche Mannini, strappato per 500 euro alla Samp, e che - come Cigarini - farà presumibilmente le valigie, mentre Santana ha seguito il medesimo percorso di Donadel: non dovrà far rimpiangere Sosa, impresa tutt'altro che probitiva. Veniamo ai titolare: le chiavi del reparto saranno affidate a «'o Lione», che non vi sto a ripetere chi è, ma i miei dubbi riguardano Džemaili, trasferitosi a Napoli per 9 milioni. Stravedo per lui, ma temo che - abituato com'è a lottare per la salvezza, a Parma ed in precedenza a Torino - possa affogare nel burrascoso mare della Champions League. E dato che l'alternativa si chiama Gargano, c'è da aspettarsi - augurarsi, se avete il cuore azzurro - un'ultima pennellata.
La difesa, infine, pare sistemata. Federico Fernández, campione del Sud America con l'Estudiantes di Verón nel 2009, andrà a rimpiazzare lo svincolato Cribari - con risultati migliori, si augurano all'ombra del Maschio Angioino. Discutibile, invece, l'acquisto di Britos. Secondo il sottoscritto, l'uruguagio deve invidiare tutto tranne il cognome italiano all'ex compagno di reparto Portanova: 9 milioni sono uno sproposito, visto e considerata la presenza in rosa dell'interessantissimo Víctor Ruiz, prelevato appena sei mesi fa dall'Espanyol. Poi magari Britos prende lezioni da De Laurentiis e, con un colpo di scena, mi smentisce rivelandosi il miglior difensore del campionato. A Napoli ci sperano.
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com