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Calcio, Liverpool: sabato l’addio ai “reds” di Steven Gerrard dopo diciassettenne anni

Creato il 13 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Dopo 17 anni e 708 presenze con la maglia del Liverpool, per Steven Gerrard è arrivato il momento dell’addio alla Premier League. Il centrocampista e storico capitano dei “reds” sabato giocherà la sua ultima partita ad Anfield Road, nel suo stadio, davanti alla sua gente. Di fronte il Crystal Palace, ma l’avversario conta poco, perchè sarà il “Gerrard-day” e lo sarebbe stato indipendentemente dal rivale.

(sport.livesicilia.it)

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L’addio di Gerrard ai “reds”. Nel futuro del numero 8 del Liverpool c’è la Major League Soccer dove lo aspettano i Los Angeles Galaxy. “Sarà una giornata emozionante per me, per la mia famiglia e per gli amici che mi hanno seguito in tutta la mia carriera – ha dichiarato Gerrard in un’intervista al sito del club di Anfield Road -. Lo sarà anche per i tantissimi sostenitori che per molti anni, non solo allo stadio, mi hanno visto giocare con questa maglia. Sarò al centro dell’attenzione di tutti sabato, non è una cosa che mi piace molto, ma spero di poter giocare una buona gara, di offrire ai tifosi una buona prestazione in modo da poter ottenere una vittoria e potermi godere il momento dell’addio. Sarà un giorno difficile per me, ma voglio godermelo, o almeno voglio provarci”.

Gerrard non vuole pensare troppo alle sue ultime gare con il Liverpool. “Non è semplice, ma è inevitabile, io però devo rimanere concentrato sul mio lavoro. Sabato durante la partita proverò a non ascoltare i tifosi, non voglio perdermi nelle emozioni e mostrarle a tutti, ho un po’ paura di farlo, ci sarà tempo dopo per i sentimenti”. Non solo l’intervista al sito del Liverpool, Gerrard ha parlato anche con i giornalisti britannici, soffermandosi sui motivi che lo hanno spinto a lasciare i “reds”. Semplicemente non ha voglia di fare panchina. “Non è una questione di egoismo, ma se so che inizio tra le riserve cambia tutto, anche dal punto di vista mentale, è quasi un fatto di chimica, io sono abituato a cominciare la settimana di lavoro preparandomi per la battaglia del sabato successivo, ma quando l’allenatore ti chiama e ti dice a inizio stagione che le cose cambieranno, che le opportunità di giocare titolare saranno limitate, beh è qui, in questo momento che prendi una decisione”. (AGI)


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