Calcio, mai così in basso nel ranking Uefa: Italia superata anche dal Portogallo

L’eliminazione della Juventus, ieri sera, con lo 0-0 dello Juventus Stadium contro il Benfica ha fatto scendere le squadre italiane, ed il calcio nostrano, alla quinta posizione del Ranking Uefa, dietro appunto al Portogallo. In termini di posti in Europa non cambia nulla, ma la Serie A continua a perdere appeal e qualità rispetto a tutti gli altri campionati continentali. 

(theguardian.com)

C’era una volta il campionato più bello del mondo e c’era anche la “Coppa Uefa”, ora “Europa League” che negli anni novanta annoverava, a contendersi la vittoria, quasi sempre squadre italiane. Oggi, invece, la situazione è cambiata e l’Italia si trova al quinto posto del ranking Uefa europeo. E così dopo il danno anche la beffa: con l’eliminazione della Juve in semifinale, ad opera del Benfica, avviene anche l’ultimo sorpasso. Il Portogallo, forte del buon rendimento delle “aquile” e del Porto nelle ultime stagioni della coppe europee, si prende la nostra quarta piazza. Nella prossima stagione partiremo al quinto posto del ranking: 51,510 punti per noi, 52.133 per i portoghesi (con la possibilità di migliorarlo ancora se la squadra di Jorge Jesus dovesse vincere la finale).

Ed era dal 1984 che non scendevamo così in basso: poi iniziò la risalita, tanto che dall’86 ci riprendemmo il primo posto, non mollando più fino al 1999 (con l’eccezione del ’90). L’unica consolazione è che lo scivolamento, al quinto posto, non cambierà il numero di squadre iscritte alle competizioni europee (lì il danno grosso lo registrammo scendendo dal terzo al quarto posto nel 2011). Però è un brutto segnale, mitigato solo da una certa inversione di tendenza, registrata in questa stagione: nel 2013-14 viaggiamo quasi a livello dell Germania, poco dietro l’Inghilterra, ma pesano i risultati deludenti delle stagioni precedenti. Davanti, la Spagna ha un vantaggio enorme, di una ventina di punti (3 finaliste su 4, quest’anno), poi Inghilterra e Germania dietro di noi la Francia è lontana, mentre la Russia risale. Ma non è il caso di guardare ancora in basso, ma sarebbe solo il caso di invertire la tendenza.

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