di Giuseppe Parente
Cristiano Doni, dovrà rispondere sulle circostanze alla base dell’ordine di custodia cautelare che lo aveva portato in carcere il 4 dicembre scorso.
L’ex capitano dell’Atalanta, ad onor del vero, è stato già condannato dalla giustizia sportiva a tre anni e sei mesi di sospensione dall’attività.
Il giocatore orobico era stato già iscritto nel registro degli indagati all’inizio dell’inchiesta sul calcio scommesse ed era stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove, al momento nei suoi confronti, vi è soltanto come misura cautelare, l’obbligo della firma.
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