Calcio, SerieA: l'allungo del Milan, il silenzio della Juve, la rimonta del Napoli

Creato il 12 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra
                                   


Lo Scudetto prende la strada di Milano, è questo il verdetto della giornata appena trascorsa. Il Milan allunga in classifica e sembra non avere più rivali per la corsa al Tricolore. I puni di vantaggio sono solo quattro, ma i momenti delle due antagoniste sono completamente all'opposto: i rossoneri stanno bene e viaggiano a cento all'ora, mentre i bianconeri sono in debito d'ossigeno e non riesco a trovare una cura alla pareggite. Questa è la settimana anche della Champions e le due italiane impegnate si preparano al meglio alle loro due sfide: l'Inter vince a Verona e si risolleva grazie ai senatori, il Napoli è inarrestabile e continua la sua rimonta al terzo posto. Chi non si ferma più è Fabio Borini, ormai trascinatore indiscusso della Roma.
Cominciamo il nostro approfondimento parlando della lotta Scudetto. Il Milan aveva una grande occasione di allungare sugli avversari e non si è fatto sfuggire il bottino finale. La vittoria sul Lecce è arrivata ancora una volta grazie alla "strana coppia": Ibrahimovic-Nocerino. Del primo si è già detto tutto, di quanto è forte e decisivo ed anche del suo nervosismo; del secondo invece parlano i gol ed i 500mila euro spesi per acquistarlo. Galliani, da vero Re del mercato, non ci ha pensato un solo secondo a mettere sotto contratto il centrocampista campano e l'ex Palermo lo ha ripagato sul campo, diventando il secondo miglior marcatore del Milan in campionato con nove gol. Una crescita tecnica e tatti quella di Nocerino che non ha lasciato indifferente nemmeno Cesare Prandelli, che si porterà quasi sicuramente in Polonia ed Ucraina il rossonero.
Se a Milano tutto funziona perfettamente e ci sono solo sorrisi ecco che a Torino cominciano i primi mugugni, si fanno le prime critiche, ma soprattutto si rimane in silenzio. Un silenzio stampa voluto dalla società dopo la partita di ieri con il Genoa, che secondo i vertici bianconeri è stata fortemente condizionata da pesanti errori arbitrali. Le sviste ci sono state e hanno penalizzato la Juve, ma anche il Genoa può polemizzare per un rigore non concesso. Nascondersi dietro alle distrazioni del direttore di gara è troppo semplice e serve a non mettere in risalto un serio problema: la Juventus non fa gol. La squadra di Antonio Conte ha segnato solo otto reti nelle ultime otto partite e ciò denota tutti i limiti degli attaccanti bianconeri. L'unico a salvarsi in questa stagione è stato Alessandro Matri, lasciato in panchina troppe volte nelle ultime uscite per lasciar spazio a giocatori come Vucinic e Borriello che non la buttano dentro mai, ma proprio mai. Il montenegrino doveva essere la stella della squadra ma la luce della fantasia si è accesa ad intermittenza, il bomber napoletano non è riuscito a dare quel contributo di gol e molto probabilmente non verrà nemmeno riscattato. Quagliarella e Del Piero stanno finendo ai margini del progetto, relegati in un caldo posticino della panchina dello Juventus Stadium.
Se le prime due posizioni sembrano in mano delle due pretendenti al titolo, il terzo posto non ha ancora un vero e proprio padrone. La Lazio, che dopo la vittoria nel derby, sembrava pronta ad involarsi verso la qualificazione all'Europa che conta, scivola incredibilmente in casa contro il Bologna e fa riemergere vecchie critiche sull'affidabilità della rosa biancoceleste, che quando deve sferrare l'attacco decisivo difficilmente riesce nel suo obiettivo. Anche la diretta concorrente, l'Udinese, si ferma e prede punti preziosissimi. Il ko di Novara è frutto anche delle fatiche europee e della spinta che il cambio di allenatore ha dato ai piemontesi.
Chi gode delle disgrazie altrui è sicuramente il Napoli, che continua nella remuntada. La squadra di Walter Mazzarri centra la quinta vittoria consecutiva e aggancia i friulani in classifica, portandosi a soli due punti dalla squadra romana. La goleada contro il Cagliari, che è costata la panchina a Ballardini, è il miglior viatico per la sfida di Stamford Bridge di mercoledì sera. Il tecnico toscano ha lasciato a riposo il Matador Cavani, ma ancora una volta ci ha pensato il Pocho Lavezzi. L'argentino è il giocatore capace di cambiare il volto della squadra partenopea, è il campione che con un guizzo o una giocata può indirizzare l'esito di una partita. 
Alla sfida per il terzo posto vorrebbero partecipare anche Inter e Roma. Entrambe le squadre sono un po'attardate, ma hanno ottenuto due preziose vittorie su due campi particolarmente difficili. I nerazzurri hanno sconfitto in trasferta il Chievo grazie ai gol di due senatori come Samuel e Milito. Le lacrime a fine partita di Ranieri sono il simbolo di come l'allenatore romano stia dando tutto per la causa nerazzurra e come i giocatori dovrebbero imitare il loro allenatore per salvare quel che resta di quest'anno. La sfida al Marsiglia ci dirà molte cose, anche su come i nerazzurri affronteranno l'ultima parte di campionato.
La Roma di Luis Enrique si rilancia dopo due sconfitte e vince sul campo del Palermo. Ancora una volta a far felice il tecnico spagnolo è Fabio Borini. La punta scuola Parma è inarrestabile e sta vivendo il miglior momento della sua giovane carriera. Otto gol nelle ultime dieci giornate lo fanno diventare uno dei migliori attaccanti italiani del campionato e lo mettono in vetrina per una possibile convocazione ad Euro 2012. Caratteristiche da vero bomber mischiate ad una velocità e una capacità di saltar l'uomo notevole, ecco il ritratto di Fario Borini.
C'è un allenatore che sta facendo qualcosa di stupefacente e che ormai è sulla bocca di tutti i presidenti e direttori sportivi delle big d'Italia.Vincenzo Montella sta collezionando grandi risultati in quel di Catania ed il tutto esprimendo un calcio divertente e fatto di possesso palla e veloci verticalizzazioni. L'ex allenatore della Roma è sicuramente il più bravo ed il più competente tra le nuove leve della panchina italiana.
Questa domenica è anche quella che potrebbe sancire la retrocessione del Cesena. Una squadra partita per stupire ed invece crollata nei bassifondi della classifica per colpa di alcune scelte societarie incomprensibili, basta pensare a chi è stata affidata la panchina ad inizio d'anno. Non perchè Giampaolo sia scarso, ma perchè non si può dare all'allenatore più difensivo d'Italia una squadra costruita per fare spettacolo e tanti gol.
Andrea Ziglio

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