Lo sport non è un gioco, lo sport è sempre stato uno strumento politico.
In questa puntata della rubrica "Calcio Sfogliato" ci addentriamo in una zona off limit, nella Repubblica Popolare Democratica di Corea, raccontata in modo ineccepibile da Marco Bagozzi nel libro "Patria popolo e medaglie: lo sport nella RPD di Corea tra politica storia e Juchè", realizzato grazie al supporto dell'associazione di amicizia e solidarietà Italia-Corea del Nord.
Nelle puntate precedenti avevamo già intervistato Marco Bagozzi, molto attivo sul panorama socialista nel periodo della guerra fredda. Il libro in questione era "2-0: Lo Steaua Bucarest è campione d'Europa" ( leggi qui)
Che cosa è la Corea del Nord? Spesso ne sentiamo parlare in modo spregevole, identificandola con stereotipi banali, che la pongono come il male assoluto del mondo, quando forse sarebbe meglio guardare alla storia del mondo occidentale e le conseguenze delle scellerate politiche delle nostre realtà che si basano su una falsa democrazia e una falsa libertà di espressione.
Marco, lontano da pregiudizi, in modo lucido ci racconta la storia della Corea del Nord attraverso i suoi sport principali; dal calcio, alle partecipazioni alle olimpiadi, alle numerose imprese della nazionale di basket, disciplina che recentemente ha coinvolto l'ex stella dell'NBA Dennis Rodmann, come riportato anche dall'ottimo documentario realizzato da Vice.
Numerose vicende sono raccontate all'interno del libro, quella che più di tutte ha destato la mia attenzione è relativa ai GANEFO, Games of the new emerging forces, le olimpiadi degli stati ribelli terzomondisti che si tennero in due edizioni fra il 1962 e il 1967.
Una manifestazione che si opponeva alle Olimpiadi degli stati del blocco occidentale. La prima edizione si tenne in Indonesia, a Jakarta, dopo che il paese asiatico fu sospeso dal comitato olimpico (IOC) per aver rifiutato l'entry card a Israele e Taiwan.
Soprattutto per quanto concerne il ruolo di Taiwa, l'Indonesia trovò nel governo di Pechino un grande alleato per la creazione dei GANEFO, inoltre il governo comunista donò 18 milioni di dollari per la costruzione dello stadio di Jakarta.
Dopo aver istituito la nuova organizzazione, i primi giochi si tennero nel novembre del 1963 e videro la partecipazione di 51 nazionali e 2700 atleti, fra cui rientrava anche una delegazione italiana. Fra i paesi più importanti si annoverano Brasile, Argentina, Messico, le nazioni del Maghreb, Francia, Germania, Cina, Filippine, Giappone e la Corea del Nord.
Se un atleta partecipava ai GANEFO, questi si rendeva ineleggibile per le successive olimpiadi, per volere del comitato. Questa imposizione creò le prime grandi difficoltà, tanto che l'URSS decise di partecipare alle olimpiadi ribelli con una piccola delegazione di atleti che non avrebbero avuto alcuna opportunità di partecipare alla manifestazione di Tokyo nel 1964.
La Cina, che aveva boicottato le olimpiadi dopo l'edizione di Helsinki nel 1952, partecipò a pieno regime ai GANEFO facendo incetta di medaglie, 171 in totale, di cui 68 ori. La Corea del Nord ottenne il quinto posto con 13 ori, alle spalle della United Arab Republic formata da Egitto e Siria.
Per l'Italia parteciparono tre atleti, Massimo Magini, Paolo Bottiglioni e Vittorio Biotti, ai quali si aggiunse una rappresentativa di pallavolo modenese, invitati dall'Unione italiana sportiva popolare
La seconda edizione dei GANEFO si tenne in Cambogia nel 1966, riservata solo ai paesi asiatici (la Guinea fu l'unica nazione non asiatica che partecipò ai tornei di qualificazione che si tennero in Nord Corea nel 1965). Oltre a un drastico calo nel numero di nazionali rappresentate, 17, calò anche il numero degli atleti coinvolti, che fu di circa 2000. Anche in questa occasione la Cina dominò il medagliere con 108 ori conquistati, contro i 30 della Nord Corea, seconda forza del ranking al termine della competizione.
Erano gli ultimi sussulti di vita dei GANEFO, la terza edizione si sarebbe dovuta svolgere a Pechino nel 1970, ma a causa della Rivoluzione Culturale indetta da Mao, il clima sociale e politico era troppo instabile per poter ospitare una manifestazione sportiva, tanto che in quegli anni non si disputarono nemmeno i campionati di calcio.
La mancanza di una forte organizzazione e le costanti pressioni esercitate dall'IOC decretarono la fine delle olimpiadi terzomondiste.
Il calcio nei GANEFO 1963November 1963 in Jakarta (Indonesia)
First Round: Group ANorth Korea 14-0 Somalia
Uruguay Univ. 9-0 Somalia
North Korea 4-0 Uruguay Univ.
1.North Korea
2.Uruguay Univ.
3.Somalia
Group BChina PR 3-1 Mali
Indonesia 3-2 Mali
China PR 1-1 Indonesia
1.China PR
2.Indonesia
3.Mali
Group CArgentina Univ. 3-1 Saudi Arabia
1.Argentina Univ.
2.Saudi Arabia
Algeria withdrew
Bolivia withdrew
Group DUAR 4-1 North Vietnam
Chile Univ. 4-2 Laos
UAR 6-0 Chile Univ.
North Vietnam 4-2 Chile Univ.
UAR 15-0 Laos
North Vietnam 9-1 Laos
1.UAR
2.North Vietnam
3.Chile Univ.
4.Laos
QuarterfinalsVietnam 6-1 Argentina Univ.
UAR 7-0 Saudi Arabia
Uruguay Univ. 2-1 China
North Korea 5-1 Indonesia
SemifinalsNorth Korea 2-0 North Vietnam
UAR 5-1 Uruguay Univ.
Third place matchUruguay Univ. 2-2 North Vietnam [Uruguay on coin toss]
FinalUAR 1-1 North Korea [UAR on coin toss]
1965Guinea 2-1 Cambodia
China 3-0 Indonesia
North Korea 1-0 North Vietnam
North Vietnam 1-1 Cambodia
Guinea 3-1 Indonesia
North Korea 3-0 China
North Vietnam 2-1 Guinea
Indonesia 0-0 Cambodia
China 3-1 Cambodia
North Korea 3-0 Guinea
North Korea 3-0 Indonesia
China 3-3 North Vietnam
North Korea 4-0 Cambodia
China 2-0 Guinea
North Vietnam 1-2 Indonesia
Final Table1.North Korea
2.China
3.North Vietnam
4.Guinea
5.Indonesia
6.Cambodia
1st Asian GANEFO 1966North Korea 2-0 Cambodia
China 7-0 Palestine
North Vietnam 9-0 North Yemen
China 4-0 Cambodia
North Vietnam 4-0 Palestine
Cambodia 8-0 North Yemen
North Korea 5-1 Palestine
China 2-0 North Vietnam
North Vietnam 2-2 Cambodia
North Korea 2-1 China
Cambodia 4-0 Palestine
China 6-0 North Yemen
North Korea 3-1 North Vietnam
North Korea 14-0 North Yemen
Palestine 5-3 North Yemen
Final Table1.North Korea
2.China
3.North Vietnam
4.Cambodia
5.Palestine
6.North Yemen
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