Siamo entrati nell’ultima settimana del calciomercato, tradizionalmente caldissima anche se negli ultimi anni un po’ raffreddata dal poco denaro a disposizione delle varie squadre. Ci dobbiamo aspettare botti clamorosi o il più è fatto? Analizziamo insieme quello che è già accaduto e quello che potrebbe ancora accadere!
Prima di cominciare con l’analisi di numeri e trasferimenti della settimana vi ricordo che potete segnalarmi eventuali incongruenze all’indirizzo email marcods78@hotmail.com e che ampie spiegazioni sulla costruzione delle tabelle e sui calcoli presenti al loro interno sono disponibili a questo link
Al 26 agosto il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo come sempre che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):
Prima di addentrarci nell’analisi, una precisazione che mi sta molto a cuore rispetto a tante parole che si leggono in questo periodo sui giornali. Anzi, meglio, a proposito di una particolare parola: “tesoretto”. Da qualche anno gran parte degli articoli di mercato sono costruiti utilizzando questo termine che fa sognare i tifosi, sempre meno abituati all’idea che la propria squadra abbia dei soldi a disposizione per comprare qualcuno…
Il problema nell’utilizzo del termine “tesoretto” è che i giornali lo calcolano spessosenza alcuna base realistica. La loro operazione è la seguente: vendo un giocatore per 20 milioni? Allora ho un tesoretto di 20 milioni da spendere sul mercato! Chi segue questo blog da tempo sa che è sbagliato per principio ragionare solo con i dati relativi ai costi dei cartellini, ma l’errore in questo caso non si limita a questo. Anche chi si sforza di essere più preciso e fa calcoli più o meno corretti sui soldi risparmiati fra stipendi e ammortamenti, parte sempre da un’ipotesi di base totalmente falsa, ovvero che tutti i soldi incassati (o risparmiati) con le cessioni possano essere spesi sul mercato. Non è così, soprattutto negli ultimi anni la maggior parte dei soldi che entrano dalle cessioni servono a risanare bilanci in deficit o ridurre il monte ingaggi troppo elevato e nessuno, tranne i dirigenti delle varie società, può sapere con precisione quanta parte degli introiti ricavati dalle vendite possa davvero formare questo famoso “tesoretto”. Noi qui proviamo a fare stime, ma senza tutti i dati si può solo ragionare a spanne non certo indicare cifre esatte. Quindi, quando leggete o sentite la parola “tesoretto” drizzate le antenne e ricordatevi bene: a meno che la fonte non sia un dirigente di una società non fate troppo affidamento alle cifre che vedrete apparire di fianco alla parola “tesoretto”. Vi risparmierete in molti casi cocentidelusioni post-mercato e immotivate arrabbiature coi presidenti della vostra squadra del cuore…
Analizziamo ora squadra per squadra la situazione delle sette grandi in vista della chiusura del mercato, prevista per lunedì 1 settembre alle 23.
JUVENTUS
I campioni d’Italia utilizzeranno questa settimana per provare a liberarsi (molto probabilmente in prestito) dei cinque esuberi rimasti in rosa (Motta, Sorensen, De Ceglie, Pasquato e Troisi). Dei 25 restanti in rosa, potrebbe indipendentemente da nuovi acquisti anche partirne un altro se fosse necessario, anche se al momento sembrerebbe di no (nel caso, indiziati Marrone, Pepe e Padoin). Indecifrabile la situazione relativa all’eventuale acquisto di difensore e attaccante. Secondo i miei calcoli, di soldi in cassa disponibili per il mercato per ora non ce ne sono. Quindi senza cessioni non si capisce bene come la Juventus possa fare mercato se non puntando a prestiti gratuiti di giocatori con ingaggi contenuti (Shaqiri guadagna “solo” 2 milioni lordi e potrebbe rientrare in questi parametri se il Bayern Monaco accettasse l’ipotesi prestito). Inoltre, l’eventuale rinnovo del contratto di Pogba porterà a un aggravio di circa 5 milioni sul bilancio annuale, praticamente l’equivalente di una spesa per un nuovo acquisto di media levatura! Attenzione però a due variabili che potrebbero repentinamente cambiare le carte in tavola: l’eventuale eliminazione del Napolimercoledì sera garantirebbe 7 milioni in più nelle casse bianconere rispetto al budget fissato a inizio stagione e un colpo di scena legato a una sempre meno probabile, ma ancora possibile, cessione di Vidal al Manchester United coprirebbe d’oro la società che successivamente potrebbe davvero preparare dei botti di fine mercato non indifferenti.
ROMA
Anche il mercato dei giallorossi dipende in maniera evidentissima dalle eventuali uscite. Il tiramolla su Benatia non si è ancora concluso in maniera definitiva ed evidentemente la sua cessione verrà nel caso compensata da uno o due acquisti di buon livello. In bilico pure la posizione di Destro, anche se fra destinazioni che rifiuta lui e squadre in cui magari andrebbe ma che non offrono abbastanza soldi a oggi è probabile che rimanga. Ma nel calciomercato l’ultima settimana è lunghissima e può davvero cambiare tutto da un giorno all’altro. Da tenere d’occhio eventualmente in entrata Basa e Manolas per la difesa, Luiz Adriano e Torres per l’attacco. Senza mai escludere l’estrazione di qualche impronosticabile coniglio dal cilindro da parte diSabatini.
NAPOLI
Champions sì o Champions no? Il dilemma si risolverà finalmente mercoledì sera e in quella occasione sarà molto più chiaro anche il destino degli azzurri di Benitez. L’attenzione di Bigon pare concentrata in ogni caso sul centrocampo dove si cerca qualcuno per completare la rosa al di là dell’acquisto di De Guzman concluso in settimana. Se la squadra riuscirà a uscire con la qualificazione da Bilbao si può sognare un acquisto di buon livello, altrimenti si punterà al miglior low cost disponibile sulla piazza…
FIORENTINA
Passano i giorni e di Cuadrado quasi non si parla più. La sua conferma sarebbe senza dubbio il miglior colpo possibile di questo fine mercato viola. Senza la sua partenza difficile aspettarsi acquisti clamorosi, tanto che la società pare intenzionata a muoversi solo per completare la rosa, con Stambouli e Peruzzi fra i nomi più caldi per un possibile ingresso.
INTER
Anche i nerazzurri si muoveranno sul mercato in relazione a quanto riusciranno a guadagnare dalle cessioni definitive o in prestito degli esuberi (a questo proposito proprio ieri sono stati conclusi i passaggi in prestito di Botta e Schelotto al Chievo). Soprattutto per la squadra di Thohir è veramente impossibile stabilire quanta parte dei soldi risparmiati possa essere davvero investita sul mercato visti i conti in profondo rosso del club. Di sicuro una punta servirebbe all’organico di Mazzarri per completare la rosa, ma a quanto pare il livello di questo giocatore, se arriverà, sarà proporzionalmente legato ai ricavi ottenuti dalle eventuali cessioni di Guarin eAlvarez, ammesso che riescano ad andare in porto a titolo definitivo come vorrebbe l’entourage nerazzurro. Il sogno nemmeno troppo nascosto è Lavezzi, ma occhio anche all’opzione Chicharito Hernandez a condizioni favorevoli, pensando alla predilezione che ha il magnate indonesiano per i calciatori provenienti dalla Premier League.
MILAN
A rubare la scena questa settimana è stato ovviamente il Milan, grazie alla tanto sospirata cessione di Balotelli finito a Liverpool per 20 milioni. Un’operazione sulla quale vanno fatte delle considerazioni. Innanzitutto si dice che a bilancio Balotelli pesava circa 16 milioni. Il bilancio a cui ci si riferisce però è quello chiuso il 31 dicembre 2014. Di solito le squadre calcolano gli ammortamenti in maniera semestrale e per questo vedrete una cifra di plusvalenza superiore al previsto nella tabella. Grazie a questa operazione i rossoneri portano in attivo oltre al mercato estivo anche il saldo totale del loro mercato 2014. Come detto prima a riguardo della questione “tesoretto”, non è facile pronosticare quanti dei soldi intascati con l’uscita di Super Mario possano effettivamente essere utilizzati, quindi l’osservazione che il Milan è la società che a oggi ha il miglior attivo nel computo fra soldi spesi e ricavati daicartellini dei giocatori è indicativa fino a un certo punto. Di sicuro le mosse ondivaghe di Galliani non aiutano a fare chiarezza: dopo tre mesi passati a provare in tutti i modi a vendere Balotelli si arriva a sette giorni dalla fine del mercato cercando a destra e a manca un attaccante. Ha senso? Non ci si poteva pensare prima? La Juve su Guarin si è mossa sei mesi prima di un’eventuale cessione di Vidal, che magari nemmeno si concretizzerà, e il Milan si muove solo a cose fatte dopo la cessione del suo attaccante? Oltretutto non si era detto che i soldi ricavati con Balotelli sarebbero serviti ad acquistare Cerci? E se lo sbandierare a destra e a manca che si cerca una punta fosse solo un tentativo di far abbassare le richieste di Cairo per il giocatore del Torino? E se invece Cerci fosse davvero sfumato e si ripiegasse su Biabiany? Insomma… chi ci capisce è bravo. L’unica cosa che possiamo fare noi è ragionare con i dati che abbiamo e capire un po’ com’è la situazione in Casa Berlusconi.
Innanzitutto un’osservazione che avevamo fino ad ora ignorato: il Milan non fa le coppe quest’anno e quindi è esentato dai vincoli del fair play finanziario. Il che vuol dire che teoricamente il bilancio 2014 può sforare di qualsiasi cifra e comunque ad aprile 2015 la squadra non rischia sanzioni (un po’ come capitato all’Inter e alla Roma quest’anno). Quindi arrivano Messi e Cristiano Ronaldo? Ovviamente no… il problema legato al FPF per il Milan viene semplicemente posticipato all’anno successivo quando, in caso di qualificazione alle coppe, verrà richiesto ai rossoneri un deficit di bilancio sul triennio 2013, 2014 e 2015 inferiore ai 30 milioni di euro. A oggi, cessione di Balotelli e tagli di stipendi compresi, le mie stime (con margine d’errore di qualche milione) prevedono un deficit valido per il FPF di circa 10 milioni per il 2013 e di 35 per il 2014. Il che comporta, al netto di nuovi acquisti che peggiorerebbero ovviamente i conti, la necessità di chiudere il bilancio 2015 con circa 15 milioni di attivo. Vorrebbe dire migliorare di 50 milioni il risultato del 2014. E’ fattibile? Laqualificazione in Champions aiuterebbe. In caso di terzo posto si può stimare un miglioramento dei conti di una ventina di milioni contando che mancherà l’incasso dell’ottavo di finale con l’Atletico Madrid del 2014. Altri 13 milioni circa saranno risparmiati grazie alle operazioni di mercato concluse fino a oggi, che nella quota di sei mesi di stipendi e sei mesi di ammortamenti porteranno variazioni positive anche sul bilancio 2015. Immaginando un buon cammino nei giorni di Champions e il non rinnovo degli onerosi contratti di Mexes e De Jong saremmo più o meno sulla cifra richiesta. Ovviamente però più soldi verranno spesi in questi ultimi sette giorni più il buco da coprire sarà ampio. Da qui il dilemma di difficile soluzione: spendendo di più aumentano le possibilità di arrivare alla qualificazione in Champions che potrebbe aiutare il prossimo bilancio, ma si accrescono notevolmente i problemi per il futuro se poi la qualificazione non si raggiunge ugualmente. Rischiare oppure no? E se sì, quanto?
LAZIO
Sempre tanto criticato, il presidente Lotito ha finora portato avanti un mercato con pochi movimenti ma dispendiosi soprattutto per quanto riguarda i costi dei cartellini, senza contemporaneamente vendere nessuno. Dopo l’acquisto di Gentiletti avvenuto in settimana, la Lazio pare voler sfruttare questi ultimi sette giorni per sfoltire un po’ la rosa e se possibile rafforzare ulteriormente il reparto difensivo.
Sempre tanto criticato, il presidente Lotito ha finora portato avanti un mercato con pochi movimenti ma dispendiosi soprattutto per quanto riguarda i costi dei cartellini, senza contemporaneamente vendere nessuno. Dopo l’acquisto di Gentiletti avvenuto in settimana, la Lazio pare voler sfruttare questi ultimi sette giorni per sfoltire un po’ la rosa e se possibile rafforzare ulteriormente il reparto difensivo.
Tutti i dettagli, squadra per squadra, possono essere consultati sul Blog "Calcio e altri elementi", di Marco De Santis