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Calciomercato Milan: cosa si è fatto e cosa si deve fare

Creato il 25 gennaio 2011 da Gianclint

In un mercato stantio e con pochi movimenti rilevanti, il Milan, come già quest’estate, si è dato da fare per migliorare una rosa forte, ma ancora con difetti strutturali evidenti. Qui sul Night si è spesso parlato di centrocampisti e terzini come principali giocatori da acquisire, e in questo senso siamo stati parzialmente accontentati dalla dirigenza, in attesa di prossimi sviluppi. Prossimi sviluppi che portano i nomi di van Bommel e Criscito.

Calciomercato Milan: cosa si è fatto e cosa si deve fare

Urby Emanuelson

Ma andiamo con ordine: Emanuelson, nella frenesia dei giorni scorsi con l’affare ancora in via di definizione, è stato scambiato frettolosamente per terzino… ruolo che però – e basta aver visto qualche partita dell’Ajax per averlo capito – non gli è affatto congeniale. Nelle fila degli olandesi di Amsterdam Urby (cazzata del giorno: anagrammate il suo nome… era destinato al Milan!) ha dato il meglio di sé da esterno di un 4-4-2 e di un 4-2-3-1, palesando evidenti limiti difensivi quando schierato come laterale basso (guardare, per esempio, il gol di Wijnaldum in Feyenoord-Ajax dello scorso anno). Già accostato a Serginho, l’olandese è in possesso di un gran sinistro (finalmente abbiamo un mancino), notevole corsa e velocità e duttilità che gli permette di essere impiegato anche come mezzala in un 4-3-1-2.
L’acquisto di Emanuelson permette anche anche ad Allegri una variante tattica interessante: giocare con il 4-4-2 con Abate e il nuovo arrivo sulle fasce a centrocampo, così da sfruttare maggiormente l’ampiezza del campo e il gioco aereo che Ibra può permettere.
Come detto, però, il problema terzino di sinistra rimane, ed è proprio qui che si sta cercando, a detta degli addetti ai lavori, di porre rimedio.

Calciomercato Milan: cosa si è fatto e cosa si deve fare

Domenico Criscito

Sfumato definitivamente l’affare Ziegler, il nome caldo è ancora quello di Mimmo Criscito del Genoa, più bloccato e difensivo del suo dirimpettaio blucerchiato. Impiegato negli ultimi anni come tornate mancino da Gasperini, il campano sarebbe preferibile a soluzioni più offensive per il ruolo, vista l’assenza di Nesta per il prossimo mese. La copertura che garantirebbe esporrebbe infatti meno la difesa su almeno una delle due fasce e darebbe più sicurezza in occasioni di contropiede avversario, essendo il 24enne genoano un osso duro da saltare negli uno contro uno.
Il suo costo è decisamente superiore a quello dello svizzero (una decina di milioni), ma oltre ai due anni in meno, che non guastano mai, il genoano è a nostro parere più adatto ai nostri bisogni.
Criscito non è però l’unico terzino mancino del panorama calcistico internazionale; cercheremo quindi di fare un altro paio di nomi che potrebbero fare al caso nostro.

Il primo lo conoscete già, essendo un vecchio pallino del sottoscritto: Jorge Fucile del Porto. Uruguaiano classe ’84, destro naturale, può giocare su entrambe le fasce senza problemi, ma per ovvi motivi è più a suo agio sulla destra (anche se a sinistra ha giocato il Mondiale di Sudafrica ad altissimi livelli). Arcigno in difesa e propositivo in avanti, sarebbe probabilmente la migliore opportunità in assoluto. Questa soluzione sarebbe ottimale per il costo, non elevato, ma appunto anche per la possibilità di essere impiegato in entrambi i ruoli di fascia.

Un altro nome per il settore sinistro potrebbe essere quello di Benoît Trémoulinas del Bordeaux, classe 1985. Il francese, anche lui non costosissimo, ha caratteristiche più offensive che difensive: grandissima corsa e velocità, non si contano le volte che arriva sul fondo per mettere il pallone in mezzo. Difensivamente è molto distratto, ma si può certamente migliorare.

Sempre per la fascia sinistra potrebbero esserci utili due terzini che militano nella Liga (e con caratteristiche simili): il primo è dell’Atlético Madrid, Antonio López (1981), il secondo del Valencia, Jeremy Mathieu (1983). Entrambi sono dotati di un ottimo sinistro (soprattutto il francese) e particolarmente propensi alla spinta offensiva, ma difensivamente più attenti di Trémoulinas. Una sorta di giusto mezzo, per così dire.
Da monitorare anche la situazione di César Azpilcueta, terzino destro spagnolo dell’OM, infortunatosi gravemente lo scorso novembre. Acquisirlo ora sarebbe certamente un’arma a doppio taglio (incognita sulla guarigione, ma prezzo decisamente più basso), ma vista l’età (1989) e le potenzialità sarebbe certamente un buon investimento per il futuro.
Interessanti anche i due terzini tedeschi che nell’Europeo u21 del 2009 conquistarono insieme alla loro Nazionale il primo posto: Schmelzer (’88, mancino, Borussia Dortmund) e Beck (’87, destro, Hoffenheim).

Calciomercato Milan: cosa si è fatto e cosa si deve fare

Mark van Bommel

Passando velocemente al centrocampo, la società ha fatto un ragionamento di più ampio respiro: in questo momento, con ai box Boateng, Gattuso, Flamini, Strasser e Pirlo (non dimentico nessuno, ne sono certo) avevamo bisogno di qualcuno che arrestasse l’emorragia e che per i prossimi mesi fosse pronto a subentrare quando necessario… insomma, qualcuno con esperienza e coglioni, possibilmente. Mark van Bommel, 33enne mastino ex Bayern Monaco, è il perfetto cerotto da mettere sul nostro centrocampo: duro – a volte anche troppo – con uno spiccato senso tattico, un po’ figlio di puttana, con un gran tiro e discreto nell’impostazione. Anche le condizioni di acquisto (zero Euro più un contratto di sei mesi) sono state vantaggiose, e Testa di Ginocchio ha resistito alla tentazione di proporgli un biennale.

In questo momento di meglio dal punto di vista tecnico e finanziario c’era veramente poco in giro, ed anche la questione anagrafica, spesso vero e proprio ago della bilancia di un affare, almeno per noi, può passare per questa volta in secondo piano. Sei mesi ad alti livelli (solo in Serie A) e poi grazie e arrivederci, amici come prima. Sperando ovviamente che a giugno avvenga una programmazione basata su giocatori giovani e che Galliani, uno che di biennali e triennali ad ultratrentenni se ne intende, non faccia la frittata.

In ottica estiva, già che ci siamo, vi facciamo un nome (già sfiorato in precedenza) che di certo potrebbe fare al caso nostro: Éver Banega, argentino del Valencia classe 1988. A inizio carriera, nel Boca, veniva definito il nuovo Redondo (un po’ come tutti gli argentini che si cimentino nel ruolo di volante), e dopo anni di alti e bassi in questa stagione sembra aver trovato finalmente la sua consacrazione. Grande visione di gioco, molto mobile (può fare anche il trequartista) ha il suo punto debole nel fisico leggerino e nella valutazione che negli ultimi mesi è decisamente aumentata: non lascia la Comunità Valenciana per meno di 15-20 milioni.

Tralasciando L’Illuminato, che già abbiamo visto all’opera e ancora altre volte lo potremo fare, questo è il nostro punto della situazione sul calciomercato rossonero. Una piccola precisazione: non abbiamo tenuto conto, nell’analisi dei giocatori, della possibilità o meno di giocare la Champions League. Non è stato un errore, una distrazione o una dimenticanza, abbiamo solo agito come la società… anche da acquisti come Emanuelson, van Bommel e L’Illuminato, indisponibili in Europa, si capisce il vero obiettivo stagionale.

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