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Calciopoli, le intercettazioni della telefonata tra Bergamo e Rodomonti: "....meglio aiutare l'Inter che non la Juventus..."

Creato il 27 settembre 2011 da Juveincampo

Sono state rese note le intercettazioni telefoniche risalenti al 28.11.2004 prima della partita Inter-Juventus che erano state cancellate dalla documentazione al processo per Calciopoli:B. Stai preparando bene la partita?
R. Sì, sì, sì…
B. Hai visto qualcosa oggi mentre ti riposavi?
R. No, ho visto quasi niente…
B. Però, mi raccomando… Hai faticato tanto per arrivare lì… Per ritornarci, e quindi io mi aspetti, credimi, che tu non sbagli niente.
R. Mi fa immensamente piacere quello che hai detto, perché è la verità.
B. Oltretutto, c’è una differenza di 15 punti tra le due squadre, capito? Quindi anche psicologicamente preparatici bene.
R. Va’ bene, tranquillo…


B. Le fatiche che hai durato non le devi mettere in discussione, fa la tua partita, non ce n’è per nessuno, e, se ti dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio, pensa più a chi è dietro piuttosto che a chi è davanti, dammi retta!
R. Va bene, parola d’onore, va bene, sta tranquillo.
B. E’ una cosa che rimane tra me e te… Arrivare lassù lo sai quanto sia faticoso, e ritornare giù sarebbe per te proprio stupido. Fa la persona intelligente!
R. Perfetto, ho capito tutto!
B. La cosa rimane tra me e te, come mi auguro.
R. Vai tranquillo… No, no, tranquillo, io non parlo mai con gli altri di me.
B. Io ci conto, perché è soltanto una scelta per te, credimi, devi pensare a te stesso in questo momento.

In sostanza Bergamo invitava Rodomonti a non fare errori ma se proprio avesse avuto dubbi su qualche azione era meglio decidere a favore dei nerazzurri: l’Inter di Mancini era vittima in quel periodo della "pareggite acuta", reduce da 12 partite con 2 sole vittorie e 10 partite, mentre la Juve di Capello arrivava da 10 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Insomma, l’arbitro non doveva sbagliare, però nel dubbio poteva farlo contro la Juventus.

La reazione di Rodomonti alla pubblicazione delle intercettazioni:

“Ho letto, certo che ho letto. Ero sereno prima e sono sereno adesso. Nessuno, ripeto nessuno, si è mai permesso di chiedermi di far vincere questa o quella squadra. Volete dirmi cosa emerge di tanto grave in quella telefonata? Sono le stesse cose che Carraro aveva detto in una precedente telefonata allo stesso Bergamo. E’ un capo che si raccomanda con un altro capo il quale a sua volta si raccomanda con me. Anche io, da capo degli arbitri abruzzesi, mi raccomando sempre con i miei ragazzi: cercate di non fare errori e di essere sereni nella valutazione di episodi dubbi…Io pensavo solo ad arbitrare ma la verità è un’altra: quale mio collega direttore di gara era sereno nell’arbitrare la Juventus? Fui ricusato proprio da quella squadra, per anni non l’ho diretta. Però mi ricordo bene che alla fine di quella partita Pairetto e Rosetti dissero che avevo diretto bene. E anche Collina fu d’accordo”.


La mancata espulsione di Toldo per chiara occasione da gol:

“Commentando l’episodio con calma dopo aver rivisto le immagini disse che lui (Collina ndr.) avrebbe dato il “rosso”, ma questo è un altro discorso. Io di quella partita ricordo solo giudizi positivi, finì 2-2 e nessuno ebbe da lamentarsi. Sono stufo che adesso qualcuno voglia gettare fango sulla mia persona”.


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