Anche Galliani e Moratti facevano pressioni
© LaPresse L'accusa che attibuisce l'esistenza di una vera cupola per condizionare gli arbitri con a capo Moggi e giraudo comincia a scricchiolare.Gli avvocati di Luciano Moggi avrebbero, infatti, in mano delle intercettazioni, mai inserite nelle informative e nelle quali i dirigenti di Milan e Inter parlano con Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, i designatori arbitrali della stagione 2004/05. Dalle ricerche degli avvocati di Moggi nella miriade di intercettazioni archiviate sono spuntate circa cinquanta chiamate mai prese in considerazione dagli investigatori intercorse fra Adriano Galliani, ad del Milan, e Pairetto dal novembre 2004 al maggio 2005. E una serie consistente di chiamate dello stesso Galliani a Bergamo nella settimana precedente a Milan-Juventus, scontro diretto decisivo per lo scudetto. Non è ancora noto il contenuto delle telefonate, che potrebbero essere messe in gioco nella prossima udienza e cambiare ulteriormente lo scenario del processo di Napoli. Se tutto questo risultasse vero lo scenario calcistico di quegli anni muterebbe drasticamente.
Insomma, non solo Moggi chiamava i designatori arbitrali, ma anche i dirigenti dell’Inter, mai entrati in calciopoli anche perché mai intercettazioni nei loro riguardi sono emerse nel corso del procedimento sportivo e in quello ordinario. Ma nel colpo di scena che a Napoli tutti attendono, dovrebbero comparire anche delle telefonate fra l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e Paolo Bergamo. Non solo, ci sarebbero anche delle telefonate di Bergamo a Massimo Moratti, sempre nel periodo novembre-maggio, nate dalle lamentele del patron nerazzurro per alcuni errori arbitrali subiti dall’Inter. Ma anche in questo caso, sull’effettivo contenuto delle telefonate circolano solo illazioni. E solo nelle prossime settimane si potrà sapere qualcosa di più in proposito.