"Calcolo cosa potrei mangiare di non troppo compromettente e opto per una tartina con un carciofo..."

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Calcolo cosa potrei mangiare di non troppo compromettente e opto per una tartina con un carciofo sopra e quello che sembra un formaggio molle sotto. Ho il bicchiere ancora praticamente pieno in una mano, così la tartina devo prenderla con una mano sola, la sinistra, quella mongola; quest’operazione richiede la mia piú totale concentrazione perché il carciofo è terribilmente in bilico e trema tutto nel viaggio dal tavolo alla mia bocca. Ce l’ho quasi fatta, tanto che ho già anche aperto la bocca, quando sento una voce praticamente dentro il mio orecchio destro: «A quanto stai?»

La sorpresa mi fa sobbalzare e il carciofo, già precario dall’inizio, mi cade addosso, rotolandomi sul corpo per poi finire a terra. La tartina mi si rigira su se stessa nella mano, che a sua volta mi si riempie di sostanza morbida e viscida. Riconosco perfettamente la voce e mi giro fulminandolo con lo sguardo: «Era la prima!»

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— da Training in love, di Manuela Pigna