Quando si parla di costi di prodotto, può essere interessante prendere in esame il Life Cycle Costing solitamente noto agli addetti ai lavori con la sigla LCC. In pratica questo processo rappresenta un approccio valutativo dei costi lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Parliamo di valutazione ex ante e valutazione ex post: stima e consuntivazione.
Le finalità dek LIFE CYCLE COSTING
Come detto l’approccio LCC serve per verificare e calcolare il il costo di un prodotto nel suo intero ciclo di vita. Lo scopo di utilizzo è quello di stabilire se i margini derivanti dalla fase di produzione e commercializzazione sono in grado di offrire una copertura dei costi sostenuti durante la fase di sviluppo e a coprire anche i costi di sviluppo e di uscita.
FIG. 1: immagine tratta dalla presentazione Life Cycle Costing
Questo sistema di calcolo è molto utilizzato in ambiti settoriali complessi dove si hanno:
- costi di progettazione e di sviluppo molto elevati
- Alti costi di uscita dal business
Da quanto evidenziato, si evince che quando nel calcolo dei costi di prodotto si includono anche i costi relativi alle fasi prettamente di progettazione del prodotto e dei processi, i costi di smembramento (pensate ad esempio agli elevati costi di uscita di business da una centrale nucleare), attraverso il LCC potremmo arrivare alla conclusione il progetto non è economicamente sostenibile.
Il timing di un ciclo di vita del costo del prodotto può essere di 5-10. IN questo periodo tutti i costi di progettazione, sviluppo, commercializzazione vengono accumulati nel tempo come un grande progetto pluriennale al fine di:
- Monitorare la redditività complessiva e non solo quella derivante dalla fase di produzione
- Analisi delle varianze tra costi preventivati e consuntivati
Secondo Anthony comunque siano definiti gli oggetti del costo, il principio di fondo resta lo stesso:
“il costo pieno è costituito dalla somma dei costi diretti – che sono attribuiti in modo oggettivo – più una ragionevole quota di costi indiretti, che sono allocati. Per esempio, se l’oggetto del costo è il singolo agente di vendita, i costi diretti includeranno le provvigioni guadagnate dall’agente, suoi eventuali fringe benefit e costi di viaggio. I costi indiretti potrebbero invece includere, tra gli altri una quota dello stipendio del responsabile commerciale che coordina e controlla la rete dek personale addetto alle vendite, nonché una quota dei costi del meeting che l’impresa organizza annualmente per presentare agli agenti i nuovi prodotti e le nuove politiche commerciali”.
Risorse per approfondire
Suggeriamo di visionare la seguente presentazione a cura di New Trend Consulting Srl
Life cycle costing from New Trend Consulting Srl