Caldo e afa anche a Parigi
Quella che stiamo vivendo è una delle estati più torride degli ultimi anni.
L’Italia è stata percorsa da vari anticicloni rimasti impressi nelle nostre menti per le loro temperature infernali e per i nomi mitologici con cui sono stati ribattezzati: Ulisse, Caronte, Scipione, Minosse, Virgilio, Nerone e Caligola hanno riversato un’ondata di aria calda sullo Stivale costringendo gli italiani a boccheggiare e a cercare refrigerio nelle tante spiagge della penisola.
Gli italiani a Parigi hanno osservato con grande curiosità le temperature canicolari che hanno interessato il Belpaese e hanno goduto del clima temperato che solitamente caratterizza l’estate parigina.
Tuttavia la fresca estate dei parigini si é interrotta lo scorso week-end con l’arrivo del famigerato Lucifero, il settimo anticiclone subtropicale sahariano che ha soffiato (e continua a farlo) su gran parte dell’Europa masse d’aria afosa provenienti dall’entroterra marocchino e tunisino.
Lucifero è più potente e vasto dei suoi predecessori e con i suoi 3 milioni di km quadri di estensione arriverà fino in Lapponia causando un parziale scioglimento dei ghiacci del Polo.
Da sabato scorso qui a Parigi non si respira: domenica si è registrata la temperatura record di 38° e i parigini sono stati letteralmente soffocati dal caldo.
Un allarme afa (qui viene chiamata canicule) è stato diramato dalla prefettura che ha invitato gli abitanti della capitale a rendere visita alle persone anziane e a verificarne le condizione di salute. Nel 2003, in tutta la Francia, una lunga ondata di afa aveva mietuto numerose vittime soprattutto tra gli anziani.
Parigi è avvolta da una cappa d’aria calda e i parigini, in assenza di spiagge e di mari dove potersi tuffare, si rinfrescano come possono.
Eccovi alcune delle possibilità che Parigi offre ai suoi abitanti accaldati.
Una delle soluzioni maggiormente utilizzate per rinfrescarsi è quella di gettarsi nelle fontane pubbliche per concedersi un bagno rigenerante.
Sono tantissime le fontane della capitale francese, da quella di Saint Sulpice a quelle del Trocadero passando per le fontane dei giardini delle Tuileries, e tutte vengono sistematicamente prese d’assalto da parigini e turisti accaldati.
Ufficialmente il bagno nelle fontane è vietato dalla municipalità di Parigi poichè la qualità dell’acqua non si presta a tale attività; ufficiosamente, però, nessuna multa è mai stata inflitta ai parigini sorpresi a sguazzare nelle acque delle fontane della ville lumière.
Un’alternativa al bagno nelle fontane sono i getti d’acqua presenti in alcuni giardini della capitale come il parco André Citroen, nel XV arrondissement, dove 64 getti controllati elettronicamente si alzano e si abbassano simulando il movimento delle onde.
I più romantici possono concedersi un bagno nelle cascate di Belleville da dove è possibile abbracciare d’un solo sguardo l’intera capitale o fare una capatina notturna in una delle piscine che restano aperte dopo le 20h come la piscina Pailleron, nel XIX arrondissement, e la Pontoise, nel V.
Chi volesse optare per una soluzione più costosa (38€ a persona) può fare un salto all’hotel Kube, un vero e proprio igloo di ghiaccio dove, a una temperatura sotto lo zero, vengono servite vodke e altri cocktail.
E’ fortemente sconsigliato restare a torso nudo mentre passeggiate per le vie di Parigi, potreste incappare in una multa di 38€!