Magazine Bellezza
Buongiorno e buon sabato sera a tutti!
Stasera vorrei spendere due parole sui Party. Mettete via le lingue di Menelik e i cotillions.
C'è da fare una doverosissima premessa: le considerazioni che andrò ad esprimere nelle righe seguenti sono mie singole e personali considerazioni.
Credo nell'assoluta buonafede delle persone, di base, e sono sicura che sia questa a muovere gli eventi di cui vado a parlarvi.
Ho aderito all'iniziativa di Calendula&Camomilla, un Party per far conoscere il proprio blog. Se siete interessate, cliccate sul link. L'iniziativa è valida fino alle 23 del 31 Luglio p.v. E il mio dovere l'ho fatto.
Ma come funzionano questi party?
Si inserisce il proprio link all'interno di un form, si condivide con un post l'iniziativa, si mette un bannerino e ci si iscrive al blog di chi ospita. Per educazione. Credo.
Chi partecipa, deve lasciare un tot di commenti in altrettanti blog all'interno della lista. Una specie di Catena di S. Antonio telematica.
Ripeto, a costo di sembrare pedante, che credo nella buona fede di queste ragazze. Ho anche trovato dei blog interessanti a cui mi sono iscritta. Quindi, tutto sommato, mi è andata bene, e mi dispiace che loro ci vadano di mezzo, seppur in maniera collaterale. Le mie sono considerazioni generali e non personali. Chiaro? Chiaro.
Io capisco tutto. Davvero. Ma non sono tipo che si trova a proprio agio in questo genere di eventi. Ché poi oggi è tutto un evento, pure la minestrina a cena da nonna. Ma questo è un altro discorso.
Non sono qui a fare polemica e non voglio sembrare un'ingrata, anche se temo che questo genere di eventi portino visibilità solo a chi li gestisce, e non tanto a chi vi partecipa; mi sono detta "proviamo", dopo tutto partecipo anche ad un party organizzato da una ragazza spagnola, e ho provato. Come ho detto, ho scovato alcuni blog molto carini. Il problema è che mi stanno piovendo sulla testa una serie di inviti a queste iniziative da simpatiche sconosciute.
Vanno di moda, pare. E mi sta anche bene. Solo che io sono di un altro secolo, fanciullette. E le cose funzionano in tutt'altra maniera, chez moi.
Una volta è più che sufficiente; vi prego, non invitatemi più a questo genere di eventi. E soprattutto non fatelo nel form per i commenti! Mandatemi una mail, le leggo tutte e rispondo sempre a tutti. Purtroppo questo genere di eventi non mi piace perché mi sembra di essere un lenzuolino all'interno di una vera e propria lotteria: se ti va bene nessuno ti si fila di striscio, e tu te ne resti nell'urna assieme ad altri numeri non estratti; se ti va male e qualcuno pesca proprio TE, ti ritrovi commenti estemporanei, più volti ad attirare la tua attenzione sul LORO spazio che a dirti se il TUO spazio è piaciuto ai visitatori. Sarebbe come se io venissi in casa vostra e vi dicessi, senza nemmeno salutarvi o presentarmi, che ho una piscina olimpionica sul balcone. Volete fare un salto a vederla?
Ma anche no!
Questo accade perché si pensa non tanto a conoscere altri blog, quanto a far conoscere il proprio. Si punta alla propria visibilità. E basta. Mi sono ritrovata a cancellare quattro commenti del tipo "bello, passa da me se ti va!", del tutto fuori contesto. E per cosa? Per un occhio di bue di tre minuti?
A costo di sembrare snob, credo sinceramente che la visibilità, quella vera, quella che fa sì che la gente torni sul tuo blog, si costruisce in altro modo. Mattone dopo mattone. Forse mi sbaglierò io, eh. Possibilissimo. Anzi, probabilissimo. Ma vi prego di lasciarmi nella mia bolla di sapone, perché quel geenre di mondo non mi interessa. Grazie lo stesso per gli inviti, ma è come chiedere ad una sirena di guidare un suv o ad un pollo di andare a pesca.
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo