CALICE LIGURE- Un giovane gallerista e collezionista d’arte calicese sta mietendo successi a Milano: si tratta di Daniele Decia che oggi ricopre l’ incarico di curatore e coordinatore dello staff operativo della celebre Fondazione D’Ars Oscar Signorini. “Sono onorato – dice Decia- di essere stato scelto per proseguire un lavoro così importante che per quasi vent’anni è stato portato avanti magistralmente dal grande Pierre Restany. Umilmente cerco di fare del mio meglio”. E già dalle prime mostre proposte Daniele ha dimostrato di saperci fare perchè hanno avuto notevoli consensi da critica e pubblico, soprattutto quella intitolata: “ Andrea Agrati- La magia del volo” con Blanchaert come curatore e lo stesso Decia allestitore. Molto interesse sta suscitando anche la doppia personale in corso di svolgimento alla Dars, dove espongono Vanna Nicolotti e Vittorio Valente, che terminerà lunedì prossimo. Critici e galleristi si sono detti entusiasti della combinazione di due artisti così diversi fra loro.
Il prossimo appuntamento dello Studıo D’ars, in via Sant’agnese 12/8 a Milano sarà una collettiva ( la 636esima mostra della storia di questa importante istituzione culturale meneghina) organizzata in collaborazione con la Galleria Punto Due di Calice Ligure ( del trio Anitoaie- D’Amaro e Decia). Esporranno Bros, Corn79, De Molfetta, Giannetti, Mr Fijodor, Opiemme e Pao. La inaugurazione è prevista martedì 11 dicembre alle ore 18: “ Scartabellando presso l’archivio della Fondazione – ci ha raccontato Decia- h o trovato un volantino dal titolo “D’Ars & D’Ars & D’Ars” nel quale veniva spiegato quello che era oltre trent’anni fa e che continua ad essere il pianeta D’Ars. Nella sezione dedicata allo Studio oltre all’anno di nascita 1975 la descrizione citava “Spazio alternativo in VIa Sant’Agnese 12/8 Milano, ospita prevalentemente giovani proposte d’arte”. Allora ho cercato gli autori che hanno esposto o collaborato e sono davvero tantissimi. Ho notato il livello straordinario espresso in quegli anni e la consacrazione che hanno ricevuto negli anni a venire. Gli artisti che ho scelto per questa mostra pur essendo giovani, sono conosciuti nel panorama artistico nazionale e rileggendomi i nomi delle persone esposte in passato in questo splendido angolo di Milano e provando a fare una mia proiezione temporale, ho la certezza che tra trent’ anni chi prenderà in mano questo foglio proverà lo stesso entusiasmo che ho provato io rileggendo i nomi di quel lontano passato milanese”. La collettiva resterà aperta fino al 24 dicembre e riaprirà dal 7 gennaio fino al 14 gennaio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19 e 30 e, su appuntamento, contattando il numero telefonico 346 6292285.
CLAUDIO ALMANZI