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California, strage in un centro disabili di San Bernardino: 14 morti, tra cui i killer, e 17 feriti. Non si esclude terrorismo

Creato il 03 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Carneficina alla festa di Natale in un centro disabili di San Bernardino, 14 morti e 17 feriti. Ennesima sparatoria con vittime negli Usa – precisamente la numero 355 dall’inizio dell’anno in cui si contano 464 morti.

(kqed.org)

(kqed.org)

California, strage in un centro disabili di San Bernardino: 14 morti, tra cui i killer, e 17 feriti. Non si esclude terrorismo. In California un uomo, Syed Rizwan Farook di 28 anni, americano di religione musulmana, e una donna, Tashfeen Malik di 27, hanno compiuto il massacro prima di essere uccisi dalla polizia in uno scontro a fuco. Gli autori della strage di San Bernardino dopo essersi data alla fuga su un Suv nero hanno lanciato diverse “pipe bombs” (ordigni improvvisati formati da un semplice tubo di metallo imbottito di esplosivo) contro la polizia quando si sono trovati circondati dagli agenti, che hanno crivellato di colpi il veicolo. Lo riferisce la Cnn citando fonti della polizia. Come ha riferito il capo della polizia locale, Farook, ispettore all’assessorato alla Salute della Contea, in un centro disabili della città ha partecipato alla festa con suoi colleghi dove ha avuto un alterco e poi è tornato aprendo il fuoco sulla gente che stava festeggiando.

Farook, scrive il Daily Beast, era un esperto fiscale che lavorava per il California State Board of Equalization (un ufficio dello Stato per l’armonizzazione fiscale). Si era diplomato nel 2003 al liceo La Sierra e aveva studiato finanza alla California State University Fullerton fino al 2013. L’uomo ha acquistato una casa a marzo del 2014 a Corona, sempre in California, e dal suo profilo sui social network emerge che è sposato e ha un figlio. Il capo della polizia locale, Jarrod Burguan, ha comunicato poi il fermo di un terzo sospetto che non sarebbe però coinvolto nella strage. La Cnn, citando fonti investigative, riferisce che le armi impiegate sono due fucili d’assalto Bushmaster Ar-15 (il fucile semiautomatico reso tristemente celebre da Adam Lamza, il ventenne che il 14 dicembre 2012 massacro 20 bemabini e sei adulti alla scuola elementare Sandy Hook di Newton in Conncecticut) e due pistole. Queste ultime risultano legalmente acquistate, secondo quanto riferito dall’agenzia Atf, i federali che vigilano, tra l’altro, su armi ed esplosivi.

Strage peggiore dopo scuola Sandy Hook nel 2012. Il massacro al centro disabile di San Bernardino in California è il peggior massacro dopo la carneficina alla scuola elementare Sandy Hook di Newton in Connecticut del 14 dicembre 2012. Quel giorno un ventenne, Adam Lamza, con problemi mentali ma legalmente in possesso di un fucile d’assalto Bushmaster AR-15 (da allora diventato un successo comemrciale), entrò nella scuola dove insegnava la madre, uccisa prima di uscire di casa per andare a compiere la mattanza. Nell’istituto masssacrò a sangue freddo 20 bambini e altri 5 adulti prima di commettere suicidio.

L’affossamento della legge sulle armi da parte delle lobby e l’impegno di Obama. Sull’onda emotiva di quella strage, che impietrì l’America ed il mondo intero, pur essendo solo l’ultima in ordine di tempo di una lunga serie (solo 5 mesi prima, il 20 luglio, il 24enne James Eagan Homes, massacrò 12 persone e ne ferì 70 in un cinema in Colorado alla prima dell’ultimo Batman) il presidente Barack Obama tentò di rendere più restrittiva la legislazione sulle armi. Obama mise il vicepresidente Joe Biden a capo di una commissione che produsse un testo di legge che, però, venne affondato al Congresso dalla potente lobby delle armi, la National Riffle Association (Nra). Lobby che finanzia generosamente le campagne elettorali di centinaia tra deputati e senatori. Solo il 27 novembre, appena sei giorni fa, quando un uomo armato fino ai denti massacrò 3 persone e ferì 9 persone n una clinica per il controllo delle nascite a Colorado Springs, Obama affermò sconvolto: “quando è troppo è troppo”, lasciando intendere un nuovo impegno per cambiare le cose. L’eco delle sue parole ha fatto in tempo a cadere nel vuoto. In 72 ore ancora una strage.

Il fratello maggiore di Syed Farook, citato dal tabloid New York Daily News, ha sottolineato come il fratello “fosse molto religioso”, confermando quanto anticipato dalla rete Nbc. L’Fbi sta perquisendo l’appartamento dei Farook.

La comunità musulmana condanna massacro San Bernardino. Syed Farok, cittadino americano musulmano, che lavorava come ispettore l’assessorato alla Salute delal contea di San Bernardino, è stato identificato come uno dei killer che ha massacrato 14 persone e ne ha ferite 17 ad una festa organizzata dal suo ufficio in una sala di un centro disabili della città. Lo ha confermato da ultimo il cognato, Farhan Khan, che ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha detto di non avere idea “del perchè abbia fatto qualcosa di terribile come questo”. Khan ha parlato ad una conferenza stampa organizzata dal Council on American-Islamic Relations (Cair) i cui leader hanno significativamente condannato con parole molto dure la strage che, nonostante la sua matrice non sia stata ancora accertata, ha visto come autore almeno un americano di religione musulmana. L’Fbi non ha infatti escluso che la carneficina sia stata un atto di terrorismo: il capo dell’uffico di Los Angeles, David Bowdich ha dichiarato che questa “è una possibilità ma non lo sappiamo ancora. Ancora non voglio dire che lo sappiamo per certo”. (AGI)


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