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Calogero Giarraputo: “Regolamento sulle energie rinnovabili è illegittimo”

Creato il 30 dicembre 2013 da Comunalimenfi
Calogero_Giarraputo_Menfi

Ricevo e pubblico il comunicato stampa del Consigliere Calogero Giarraputo (Menfi Libera e Democratica).

In merito alla proposta di deliberazione del consiglio Comunale del 27/12/2013 con oggetto: “Approvazione del regolamento per la realizzazione e l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili” vorrei comunicare quanto segue.

Le competenze legislative sulla materia di energia da fonti rinnovabili sono in capo allo Stato e le Regioni avendo potestà legislativa, possono disciplinare sotto forma anche di regolamenti la materia energetica (vedi il costituendo PAERS) già dettata dalla legge statale che recepisce a sua volta la norma della comunità Europea.

Il Comune non può vietare la costruzione di impianti per la produzione di energia alternativa (infatti per la realizzazione degli impianti inferiori a 20 KW, il comune non deve rilasciare nessuna autorizzazione) può solamente regolamentare le autorizzazioni sottoponendole, eventualmente, a verifica da parte degli uffici regionali competenti e qualora gli stessi ricadono in territori sottoposti a vincoli di natura ambientali e paesaggistici.

Il DPRS n 48 del 18 luglio 2012 da esecuzione all’articolo 105, comma 5, della legge regionale 12 maggio 2010 n 11, a mente del quale il presidente della regione disciplina con proprio decreto le modalità d’attuazione nel territorio della Regione gli interventi da realizzarsi per il raggiungimento degli obiettivi nazionali.

All’articolo 2 che recita testualmente: “Procedimento per l’indicazione delle aree non idonee all’installazione di specifiche tipologie di impianti”, si fa riferimento alla costituzione di una commissione regionale che dovrebbe andare ad individuare puntualmente le aree non idonee, a differenza di codesto regolamento che ha caratteristiche di generalità e astrattezza.

Questo procedimento è in questo momento in fase di esecuzione, poiché con DPRS n 134 del 27/05/2013 il presidente della regione ha istituito la predetta commissione interdipartimentale che individuerà puntualmente le aree e i siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianti.

A questo punto mi chiedo: può il comune con un regolamento sostituirsi alla regione a cui appartiene questa facoltà?

A questo punto voglio fare una breve riflessione sull’iter che ha portato all’approvazione del regolamento.

Codesto regolamento è arrivato in consiglio comunale il 18/12/2013, in quella fase non era stato portato in commissione urbanistica (non si sa perché), dopo il rinvio di quel consiglio il regolamento arrivò in Consiglio. Sono state fatte due commissioni l’ultima alle ore 16 del 27/12/2013, con chiusura verbale alle ore 18 44, e non si capisce come mai gli emendamenti proposti dall’ufficio e dall’amministrazione che cambiano in maniera fondamentale la proposta non siano stati portati in commissione.

Alla fine come proposto dal sottoscritto (vedi verbale commissione urbanistica) il regolamento viene proposto come una variante al piano e come ciò deve seguire l’iter della legge 71/78 e cioè approvazione direttive da parte del Consiglio Comunale, adozione, pubblicazione, osservazioni, discussione osservazioni e approvazione definitiva.

Per tutto quello che ho esplicitato questo regolamento è illegittimo e a questa affermazione viene incontro anche quello che ha detto il Sindaco nella presentazione della proposta e cioè: “questo regolamento è un regolamento transitorio poiché quello definitivo sarà quello del PAES che si dovrà realizzare, quindi quello approvato non ha valore di legge.”

Per ultima cosa voglio precisare che il sottoscritto non ha interessi personali, ma come tutti i consiglieri difende diritti di gente comune, quindi del popolo.

Calogero Giarraputo.


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