Caltanisetta, un probabile duro colpo a Cosa Nostra. Sarebbero infatti stati fermati degli individui ritenuti a vario titolo esecutori e mandati dell’assassinio di Roberto Bennici e del tentato omicidio di Francesco Nanfaro.
Per arrivare al fermo sono serviti oltre 22 anni di indagine infatti i fatti risalgono al 1990.
Sono stati identificati e fermati 10 soggetti tra cui presunti capi e gregari di Cosa Nostra di Niscemi, fermati Giancarlo Giugno, di 53 anni, e Rosario La Rocca, di 56 anni,conosciuto, sembra anche come ”Saro Pacola”, i due sono pregiudicati di Niscemi Provvedimenti giunti anche a Salvatore Calcagno, 58 anni, di Niscemi; Giovanni Passaro, di 56, Giuseppe Tasca, di 40 anni, Pasquale Trubia, di 45, Emanuele Cassarà, di 42, Emanuele Iozza, di 51, di Gela; Angelo Tisa, di 45 ani, e Salvatore Siciliano, di 48 anni,di Mazzarino.
Nell’ottobre 1990 l’omicidio di Roberto Bennici e il grave ferimento di Francesco Nanfaro si configurano in un quadro criminale dove era in corso una guerra tra Stidda e Cosa Nostra ed infatti sembra che sia Bennici che Nanfaro fossero legati o vicini alla Stidda locale.
Secondo le indagini l’omicidio si matura in un quadro denominato dagli inquirenti “Crocevia Criminale” e sembrerebbe che Cosa Nostra attraverso il clan Madonia avesse stabilito di uccidere chiunque fosse vicino agli stiddari della famiglia Russo.
Intanto a far parte del commando e a sparare sarebbe stato Angelo Celona,autoaccusatosi dell’agguato insieme, sembrerebbe a Francesco La Cognata e l’autista Emanuele Trainito, ormai non in vita mentre sembrerebbe che Rosario Lombardo e Rosario La Rocca siano stati i basisti.