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Calvaire

Creato il 07 gennaio 2013 da Asgarothmidnight

Inauguriamo il nuovo anno con questa recensione per noi tanto sentita, che siamo sicure scatenerà l' Inferno... 
Calvaire
REGIA: Fabrice Du Welz;ANNO/LUOGO: 2004, Belgio/Francia/Lussemburgo;GENERE: drammatico;ATTORI PRINCIPALI: Laurent Lucas, Jackie Berroyer, Jean-Luc Couchard.
"Bella.... Bellaaaaaaaaaa...."
voto:* / *
Marc Stevens è un cantante, una sera mentre si stà recando alla sua prossima serata il suo furgone si blocca in mezzo ad un bosco. Seguendo le indicazioni di un uomo giunge all' hotel di Bartel, un vecchio che vive li tutto solo; Bartel si offre di aiutare Marc, ospitandolo nell' albergo finchè il furgone non sarà riparato.. ma ben presto le sue premure si trasformeranno in morbose attenzioni.......
Se ad attravi è la locandina (bellissima) come è stato per noi.. non fate il nostro stesso errore!!!!
Siamo di fornte nuovamente ad una pellicola che come in The Descent ha letteralmente spaccato in due le opinioni del pubblico, e noi come allora ci schieriamo a spada tratta dalla parte degli stroncatori!!!
Quindi se siete fra quelli che invece lo amano vi sconsigliamo di continuare a leggere, tanto non troveremo punti di incontro..
La storia si apre con un intro molto lento che tarda a decollare restando per tutto il tempo sul filo del rasoio in bilico tra l' essere un bel film e l' essere una ciofeca pazzesca. Purtroppo quando si arriva al punto di decollo... il film cade dalla parte sbagliata e conferma i nostri timori sprofondando sempre più in un non-sense senza ritorno -________________________-
Sconvolte dalla visione siamo tornate a leggere le recensioni che ci avevano convinto a vederlo e non possiamo che domandarci: ma abbiamo visto lo stesso film?
Si grida al miracolo chiamando "innovazioni" cose in realtà già viste e meglio realizzate; più che vederci citazioni o richiami a film lontanissimi (addirittura cè chi cita Psycho O_O) noi ci vediamo piuttosto un rimando ad Un Tranquillo Weekend di Paura, che affronta anch' esso alcune linee che ritroviamo in questa pellicola (pur sviluppandosi su tutt' altri toni sia di sceneggiatura che concettuali) con ben 32 anni di anticipo e sicuramente molta più coscienza di cosa si vuole dire e come lo si vuole dire.

Calvaire

......?

Vogliamo poi non parlare dei vari inserimenti alla Lynch quali nanetti, danze sconclusionate e carrellate circolari con tende rosse sullo sfondo??? [Ndr. Per capire meglio vi alleghiamo i video, li trovate dopo il trailer]
 E' questa quindi la grande innovazione di Calvaire?
Se la regia avesse scelto la strada dell' "autoironia" avrebbe potuto guadagnare qualche punto, viene invece scelto di inserire elementi al limite del ridicolo in un contesto serio e drammatico finendo così per non convincere, non coinvolgere e non concludere.
L' orribile bifolkaggine di Small Town in confronto aveva più senso di esistere.. ed è veramente tutto dire...
E il finale che è stato vissuto come un' epifania di misticismo?
*Attenzione SPOILER*
Il povero Marc ormai seviziato nell' animo più che nel corpo si convince anche lui di essere Gloria e da la redenzione (?) al vecchio bifolco che muore inghiottito dalle "tipiche sabbie mobili del Belgio" [parola di Babol, con la quale siamo pienamente daccordo!].... In un film del genere si dovrebbe soffrire col protagonista per tutto il tempo arrivando a questo sconvolgente finale col cuore in gola e non sperando che esploda la tv o la sua testa.
*Fine SPOLIER*
Non essendo state coinvolte dal resto della pellicola ovviamente questo finale non ci ha detto proprio nulla.. e comunque niente di così sconvolgentemente innovativo a prescindere dal fatto che sia piaciuto o no.
Si può salvare solo un' ottima fotografia, purtroppo sprecata per un film del genere!!!! Il povero Benoit Debie (direttore della fotografia) che per una volta aveva fatto un buon lavoro è stato ficcato di testa nel cestino, povero!

Calvaire

Bartel o Fantozzi o_O? mavvia!!!

Tecnicamente, oltre alla bellissima fotografia, niente da sagnalare; per quanto riguarda gli attori cè da dire che i due protagonisti, Bartel/Jackie Berroyer e Marc/Laurent Lucas, per lo meno sono molto bravi.. peccato che anche le loro interpretazioni siano affossate da una trama malamente sviluppata che non ci fa affezionare/empatizzare ai loro personaggi. Esageratamente calcata, poi, la pazzia di Bartel che a più riprese si trasforma in Fantozzi O_O.
Il Calvario, quindi.. è solo il nostro.
CONSIGLIATO: no. (Ma guardatelo lo stesso e diteci da che parte state..)
Trailer da NON guardare assolutamente se non ci si vuole spoilerare tutto il film -__-

SCENA DELLA SFRENATA DANZA DEI BIFOLCHI
SCENA DELLA CENA NATALIZIA
 

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