L’origine di calze a rete è ancora abbastanza incerta. Quello che sappiamo è che hanno una storia molto teatrale! Originariamente indossati dai ballerini durante alcuni spettacoli parigini, le calze a rete hanno guadagnato popolarità durante il periodo d’oro del burlesque. Proprio per questo le calze a rete, soprattutto quelle nere, hanno sempre avuto una fama “particolare”, legata al mondo scenico. Ecco perché per la prima parte del ‘900 le calze a rete usate quotidianamente erano beige o color carne. La situazione è cambiata nel 1950, quando l’attrice Jane Russell indossa le calze a rete nere in pubblico. Grazie a lei hanno finalmente perso la loro associazione “osé” ai ballerini burlesque e “donne della notte”, diventando calze adatte per tutte le donne.
Celebre la scena in cui del film “gli uomini preferiscono le bionde con Jane Russell e Marilyn Monroe in cui indossavano le calze a rete con riga posteriore. Alla fine degli anni ’60 quando la minigonna spopola le calze a rete appaiono nella versione collant e a colori, in moltissime tinte, e le donne cominciano a indossarle anche con la minigonna.
Sarà negli anni ’80 che ricominciano a simboleggiare trasgressione e femminilità “esagerata”, oltre che di forte emancipazione e libert
à sessuale con la cantante Madonna e la sua Material Girl..la cantante sul palco durante i suoi concerti indossa reggiseni e calze a rete nere. Look che venne subito imitato da molte ragazze. E non è, né sarà la prima volta che l’artista pop sceglie questo tipo di calza…
C’è da chiedersi come mai le calze a rete hanno una “cattiva” reputazione. Oltre a quanto abbiamo detto delle sue origini, possiamo anche citare il bondage e il fetish.. eh sì, la loro forma, il contrasto vedo-non vedo, il tessuto. Il disegno che generano sul corpo, mettendo in evidenza la carne, le portano ad essere un tipo di calze molto gradite nell’ambiente, soprattutto dalle mistress.
Madame G.