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Cambiamenti in vista per gli ebook targati Apple

Da Ayameazuma

Sfogliando Internazionale ( www.internazionale.it ) di un paio di settimane fa mi sono imbattuta su un articolo pubblicato sul quotidiano francese LeMonde in merito agli ebook per gli apparecchi Apple.

Prima però di raccontarvi il nocciolo dell’articolo, vi faccio una piccola premessa, doverosa sopratutto nei confronti di quelli che, come me, di ebook non ne hanno mai visto neanche lì’ombra.

A quanto pare, ad oggi un editore o una libreria che vuole vendere e quindi pubblicare un ebook per iPad, iPhone e iPod può usare o direttamente l’App Store o delle applicazioni terze, prodotte da altre società e disponibili presso l’App Store. In ogni caso qualsiasi transazione effettuata tramite piattaforme diverse dall’App Store non comporta il pagamento di alcuna commissione.

Con l’intento dichiarato di fare un po’ di ordine tra le 50mila applicazioni esistenti e quello ufficioso di provare ad arginare la concorrenza, la Apple ha deciso che a partire dal 30 Giugno chiunque vorrà pubblicare un ebook per i sistemi Apple dovrà  utilizzare il loro sistema di vendita, l’iBookstore, e pagare una commissione di circa il 30% dei canoni di abbonamento incassati tramite l’App Store.

Alle polemiche sorte soprattutto negli Stati Uniti e che hanno dato il via a delle indagini da parte del Dipartimento di Giustizia statunitense, la Apple ad oggi ha risposto informalmente ricordando agli editori che non sono vincolati all’utilizzo dell’App Store per vendere i loro prodotti, ma semplicemente che non possono proporre offerte più vantaggiose sui loro siti.

In pratica il costo di un ebook deve essere identico, sia che lo si acquisti sul sito dell’editore sia tramite l’App Store, con la differenza che in quest’ultimo caso la Apple si prende il 30% di commissione.

Quello che mi domando è in che modo le librerie on line e sopratutto gli editori decideranno di affrontare questo aggravio di costi? Si limiteranno ad aumentare il prezzo di vendita degli ebook oppure si rivolgeranno agli autori, chiedendo loro un contributo per la pubblicazione?

Probabilmente, e lo spero vivamente, le casi editrici free continueranno a rimanere tali, cercando altre soluzioni, ma in ogni caso ho paura che questa decisione della Apple, se non verrà in qualche modo bloccata,  finirà per assestare un duro colpo al mondo dell’ebook.


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