La petizione comunale sottoscritta da centinaia di cittadini residenti a Perugia in calce ad una petizione con la quale si chiede una cambiamento nelle politiche di riduzione del danno in materia di tossicodipendenza e prostituzione. Da un lato chiediamo di moltiplicare le iniziative di riduzione del danno già avviate dal Comune attraverso il potenziamento delle strutture di intervento di bassa soglia a partire dall’attività di unità di strada che si concentra, in prevalenza, nella trasmissione di informazioni relative ai rischi sanitari inerenti rapporti sessuali non protetti e alla possibilità di usufruire delle strutture sociosanitarie presenti nel territorio al fine di modificare quei comportamenti a rischio e un aumento degli accessi alle strutture sociosanitarie di prevenzione e cura; di prevedere una rete di protezione sanitaria che va dalla pura e semplice informazione scientifica sugli effetti delle sostanze a locali protetti e igienicamente garantiti;
la moltiplicazione, a partire da un immediato raddoppio, delle unità di strada attualmente presenti sul territorio, attrezzate anche di strumenti atti ad analizzare gratuitamente le droghe sintetiche e a prevenire situazioni di overdose; potenziamento dell’unità di strada di assistenza delle prostitute; sviluppo degli attuali progetti contro la tratta e il traffico di esseri umani con potenziamento dei fondi a favore delle “case di fuga” e reintegrazione delle borse lavoro al fine di un reinserimento lavorativo; ritiro dell’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 “contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana” e perché inutile negli effetti e vessatoria nei confronti dei cittadini;. Per dare voce a questo progetto, abbiamo chiesto di essere auditi presso la commissione consiliare competente per materie.
Se c’è la volontà politica di accettare i temi della petizione, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno. In sostanza, , a novembre si potrebbe avere una risposta da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.
Andrea Maori e Michele Guaitini - Partito Radicale