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Le differenze che uno stesso autore può avere con se stesso non sono sempre facili da individuare e da considerare: sono un pregio o un difetto? Di Janette Winterson ho letto tre libri, cronologicamente sparsi nella sua vita. Estasiato dal più recente, "Perché essere felice quando puoi essere normale", sono passato all'opera giovanile "Scritto sul corpo", testo non semplice, ma profondo e particolare. In entrambi i casi sono stato colpito positivamente. Questi giorni ho iniziato la sua opera d'esordio, "Non ci sono solo le arance": delusione profonda!
Perché un autore può dare effetti così differenti? Scrivere è come vivere: l'esperienza ti cambia. Quando differenziamo il libro commerciale da quello creativo, troviamo il nocciolo proprio in questo: il creativo può modificarsi, il commerciale tenta di assomigliare sempre a quello che gli è venuto meglio. Quindi il giudizio è inappellabile: cambiare (e non solo nella scrittura) è un pregio.
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