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Cambiare Idea

Creato il 24 giugno 2011 da Mdalcin @marcodalcin

 

Cambiare Idea
Stavo rientrando a casa e ho imboccato una stradina che non avevo mai notato. Così mi sono imbattuto in una piccola libreria e sono entrato a curiosare.
Il giorno prima ero andato alla Feltrinelli per comprare “Cambiare idea” di Zadie Smith e non l’avevo trovato.
Così, tanto per fare, ho chiesto alla libraia se magari lo aveva lei. E infatti, lo aveva lei.
L’ho comprato e a quel punto la signora mi ha detto: “bella scelta! Ho letto un intervento di Zadie Smith ultimamente in Internet, sulla letteratura. Molto molto interessante!”
Io non ci potevo credere. “La Lectio magistralis! L’ho letta anche io. Per questo motivo ho appena acquistato il libro!”
Poi mi ha detto “se ti piace questo argomento, ti consiglio Vila Matas. Ha scritto libri stupendi. Me ne ha fatto sfogliare uno. Nelle prima pagine c’era scritto: Se vuoi scrivere, la prima cosa che devi fare è rinunciare ad essere uno scrittore”.
Era proprio il genere di cose che piacciono a me.
Sono corso a casa  e ho aperto il libro di Zadie Smith. 400 pagine di carta e una copertina gialla che mi piaceva molto. Ultimamanete leggo molto dal pc e dall’ ipad. Era un po’ che non mi godevo la bellezza di un libro di carta. A forza di leggere le meraviglie degli ebook mi ero scordato il piacere della carta al tatto e la possibilità di vedere una pagina scritta davanti e dietro. Dietro l’ipad non ci sta scritto nulla. Nemmeno dietro il pc se non il luogo di fabbricazione. Resto convinto che gli e-reader avranno applicazioni importanti e che rivoluzioneranno l’editoria. Ma ho avuto la netta sensazione che l’ebook non soppianterà mai il libro di carta.  Ho avuto questa illuminazione proprio mentre leggevo “Cambiare Idea” di Zadie Smith.
Significativo, no?

Poi ho pensato al fatto che hanno intenzione di chiudere il vivaio di Corso Como e aprire un’altra Feltrinelli (ancora libri di carta…), ho pensato  all’ articolo d Reipubblica.it dove si dava la notizia che lo statunitense Locke ha superato il milione di copie vendute  dei suoi romanzi  in formato ebook (in Self Publishing), ma il giornalista specificava “Peccato, vien da dire, che la sua sia una favola squisitamente americana. Da noi infatti, come nel resto d’Europa, gli ebook stentano o non decollano proprio. Prima di vedere un John Locke italiano dovranno passare chissà quanti anni.”

E ho anche pensato che il libraio può ancora dire la sua in questa realtà editoriale di inizio millennio.

Cambiare Idea



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