Sono seduta sul mio divanetto rosso, nel mio soggiorno ormai vuoto. Le scatole sono a destinazione, la Birbi è dai nonni visto il grande trambusto ed io mi aggrappo a questo spazio virtuale che odora di casa mia per sentire un po' di calore.
Siamo nel bel mezzo di un TRASLOCO.
Il mio primo vero trasloco, perchè quando sono venuta a vivere nella mia attuale casa dall'appartamento dei miei ho portato davvero poco, visto che ero incinta di 7 mesi e del mio guardaroba non mi entravano neppure i calzini.
Fa strano mettere la propria vita nelle scatole, riprendere in mano le micro tutine di Biby, la scatola del vestito da sposa e rivivere attimi attraverso gli oggetti.
Sono stata assalita da una grande malinconia, perchè io questa piccola casa l'avevo scelta e l'ho amata fin da subito, perchè in quella camera dalla parete lilla, ho sognato con il pancione, ho accolto la mia piccina e l'ho vista muovere i primi passi. Queste mura sembrano assomigliarmi, questa mura trasmettono calore, questi spazi, anche se minuscoli ci hanno visto nascere come famiglia. Come potrei non essere malinconica.
Non so perchè la prendo così (o forse lo so), ma a me i cambiamenti disorientano, io non avevo nessuna voglia di spostarmi, io stavo proprio bene nel mio micro-guscio. Mi chiedo se Birby risentirà di questo cambiamento, ma in realtà so che sarò io a tentennare nell'adattamento.
Comunque domani aprirò la porta della nuova casa. Una grande casa. Una splendida casa, dove la mia piccola avrà tutto lo spazio che vuole per muoversi e saltare, dove i nostri mobili al momento guazzeranno (chissà se si sentirà anche l'eco!) e dove forse mi sentirò per un po' estranea e spersa.
Quanto ci vorrà per aprire la porta e sentire l'odore familiare, quanto ci vorrà per non avere la sensazione di essere solo in vacanza, quanto ci vorrà per sentirsi davvero a casa?
E se vi chiedete perchè lascio così mal volentieri una casa di 50 mq in cambio di una di 120 mq, provate ad indovinare chi avrò ad abitare al piano di sopra? Vediamo un po' chi indovina?