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Cambio di marcia

Creato il 14 novembre 2013 da Ilnazionale @ilNazionale
eugenio corini

Eugenio Corini riabbraccia il “suo” Chievo
(foto tratta dal sito www.europacalcio.it)

14 NOVEMBRE – I due pareggi (entrambi a reti inviolate) ottenute dal Chievo nelle fatidiche “partite-ultimatum” con Bologna e Milan non sono servite, a Sannino, per salvare la panchina. Il tecnico campano paga per tutti e così viene esonerato per il secondo anno consecutivo (ma a Palermo, onestamente, non fa molto testo), sostituito in questo caso da Eugenio Corini, che a sua volta aveva sostituito a giugno. Una sorta di marcia indietro, ammessa onestamente da Campedelli in conferenza stampa, su cui il Chievo spera di riuscire, in realtà, a “cambiar marcia”. Dispiace, umanamente, per Beppe Sannino il quale avrà sicuramente commesso molti errori, che abbiamo spesso ricordato, ma è evidente a tutti che la situazione attuale sia figlia di molti padri. A cominciare da Giovanni Sartori che già da qualche anno sta perdendo colpi ”toppando” giocatori nei ruoli cardine e che dovrà, per riparare, intervenire pesantamente sulla squadra a gennaio, durante il mercato di riparazione. Già, perchè i rincalzi arrivati in estate non si sono dimostrati all’altezza della categoria e perchè in fondo le “ali” portate per favorire il 4-4-2 di Sannino forse ora non servono più. Serve, invece, in primis un altro centrocampista di rottura di qualità (“alla Guana”, per intenderci) che possa aiutare Rigoni a centrocampo ben più del lentissimo Radovanovic e che permetta, magari, di giocare con il 4-3-3 o al 4-3-1-2 più adatto ad offendere, rispetto al 5-3-2 certamente utile a non subire gol, ma meno ad ottenere i risultati (la vittoria) che inevitabilmente dovranno arrivare per cercare di recuperare punti e posizioni in classifica. Sarebbe, quello, anche un modo per recuperare e sfruttare al meglio le caratteristiche di Thereau, altra croce di questo inizio di campionato. Il giocatore francese, indubbiamente il più dotato della truppa gialloblù, ha finora deluso, ma sarà attraverso i suoi piedi che passerà probabilmente la ipotetica salvezzza del Chievo. Staremo a vedere.

In conferenza stampa Corini è apparso carico e deciso a portare a casa un altro risultato eccezionale…e quest’anno lo sarebbe ancora di più, vista la situazione davvero deficitaria in cui prende in mano le redini della squadra. Al di là delle parole, che in questi giorni sono state tante, sarà curioso vedere il modo in cui il “Genio” affronterà la prima partita del suo mandato bis: il derby con l’Hellas Verona. Una partita che lui ha vissuto in campo da giocatore e in cui segnò anche un gol, su rigore, con un’esultanza successiva particolarmente accesa. Una partita che, se finirà con un risultato positivo, potrebbe segnare anche il destino delle successive quattro sfide di campionato prima della pausa natalizia: nell’ordine, Livorno, Sassuolo, Sampdoria e Torino. Quattro match sulla carta abbordabili e che potrebbero riportare il Chievo nel gruppone delle pericolanti e con un girone di ritorno ancora tutto da affrontare.

A chi gli domandava come avrebbe fatto giocare la squadra Corini ha risposto con ironia, svicolando il tema. Ovviamente, come lui stesso ha ribadito, se c’è anche un piccolo vantaggio su cui giocarsela – il dubbio dello schieramento e delle eventuali sorprese – l’allenatore bresciano cercherà di sfruttarlo, anche se  è improbabile che si assisterà a “rivoluzioni” vere e proprie. La semplicità con cui ha salvato il Chievo l’anno scorso sarà alla base del tentativo di salvarlo quest’anno. Sicuramente ce la metterà tutta anche perchè, avendo siglato un biennale, Corini ha tutto l’interesse a rimanere in serie A. Per il Chievo e per sè stesso. Un’idea su cui si aggrapperà ciascun tifoso del vecchio “Ceo”.

Ernesto Kieffer  

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