Venerdì avrei dovuto partire per Nizza, ma il richiamo del sangue è stata più forte. Così, con un rapido cambiamento di programma, siamo partiti alla volta di La Thile, in Val d'Aosta, per andare a trovare Michelino e Filippo, in vacanza con i genitori.Per il rientro, ho deciso di partire con un poco di anticipo per potermi fermare ad Aosta in tempo utile a fare una visita ad uno dei negozi di lana che preferisco, la CASA DELLA LANA di Rosanna.E' un negozio che frequento da anni, anche se piuttosto saltuariamente date la distanza, ma che appena ne ho occasione ci torno sempre volentieri, sia perchè è molto ben fornito, sia per acquistare una lana merino extra fine australiana, che io trovo speciale ed ineguagliabile. La signora Rosanna è inoltre paziente e gentile e questo mi permette di girovagare per il negozio a caccia di una lana che colpisca la mia attenzione o che mi ispiri qualche nuovo esperimento.Bene. Arrivata ad Aosta raggiungo via Torino e al numero 5 ritrovo il mio negozio. Entro, saluto, cerco, guardo, mi perdo.......Nel frattempo entra qualcuno alle mie spalle e Rosanna, lasciandomi fare, va al banco per servire la nuova cliente. Mentre guardo, tocco, soppeso, valuto, sento la nuova arrivata chiedere della lana per uno scaldacollo e anche una per delle babbucce.

Continuo la mia ricerca, indifferente a ciò che succede alle mie spalle.Colgo, senza volere, un altro stralcio della loro conversazione........ "la lana deve portare sull'etichetta il consiglio di essere lavora coi ferri numero 3, ma io dovrò lavorarla con quelli del 4 - 4,5. Per le babbucce invece non ricordo........... controllo dal cellulare sul web."....... ma quelle erano esattamente le indicazioni che io avevo inviato alle iscritte al Sal dello scaldacollo primaverile! .............. e le babbucce..... anche quelle un tutorial di quest'ultimo periodo1 Il web....insomma mi giro, mi avvicino al banco e quasi senza volerlo, esclamo "ma allora tu stai seguendo i miei sal!"La giovane donna mi guarda incredula e mi chiede: "ma tu chi sei?""Sono Lella e tu?".............................................. beh, non mi ha neppure risposto, si è letteralmente fiondata verso di me e stretta in uno, due, tre abbracci che al solo ripensarci mi vengono le lacrime agli occhi.Ero sorpresa, incredula, felice e ringrazio il mio cambio di programma per avermi dato questa bella opportunità: quella di conoscere Anna e di illudermi che la stessa scena si sarebbe ripetuta in qualsiasi altra città d'Italia, incontrando una di voi.Non vi dico lo stupore della signora Rosanna che ci guardava senza capire che stesse succedendo. Ancora una cosa: Anna ha poi chiamato il suo compagno che era rimasto all'esterno del negozio per dirgli: "ma sai chi è questa signora!?" "E? Lella!!!!!!!!" Insomma mi sono sentita quasi di famiglia.... e ho provveduto allora a chiamare mio marito, a spasso con Cocò, ricambiare la cortesia.A questo punto, passata l'emozione e raccontato qualcosa di noi, abbiamo scelto insieme la lana e poi ci siamo salutate come "vecchie" amiche che sperano di rivedersi presto.
Ho un unico rammarico, quello di non aver pensato a fare una bella foto insieme ad Anna per documentare il nostro incontro e la nostra felicità.
Se avete avuto la pazienza di leggere il mio racconto, vi chiedo scusa se vi ho annoiate, ma davvero volevo condividere con voi le mie emozioni e la gioia di aver constato, ancora una volta,che ho tra di voi molte amiche e non solo virtuali!
Grazie Anna
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