cambio di stagione

Stasera, mentre cinghialetto faceva le prove di collaudo pregattonamento (ma quando inizierà a farlo veramente?) e tentativi vani di arrampicata sulle sponde del letto, mi sono dedicata al cambio di stagione del pupo, visto il repentino passaggio dall'estate all'inverno. Ho fatto una cernita dividendo i capi in tre sacchetti: uno con i vestiti da ridare a mia cognata (che ha un figlio maschio di 3 anni che dismette vestiti alla velocità della luce), uno con le cose da passare ad amiche in dolce attesa, un altro con i vestiti ai quali sono affezionata e che quindi terrò nella speranza di poterli utilizzare per un fratellino o una sorellina.Che poi il punto è questo: l'abbigliamento per bambini in commercio è altamente connotato per genere, cosa che rende difficile il riutilizzo dei vestiti di un maschietto per una femminuccia. Nei rari acquisti che ho fatto ho sempre cercato di comprare pezzi unisex, da una parte perchè mi piacciono di più (troppo facile cadere nel clichè rosa/azzurro, io preferisco il verde e le righe!) dall'altra perchè possono passare di mano in mano con più facilità. Tanto il gioco non vale la candela: quando il Cinghialetto è vestito tutto d'azzurro, con polo, jeans e berretto con visiera, infilato in un passeggino anch'esso azzurro, i più solitamente commentano estasiati: "Ma che bella bambina!"