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CambioCanale S01E04: Civati, Cuperlo o Renzi, questo è il problema

Da Halfblood @halfblood

A cura di Penny

È andato ieri sera in onda su SkyTg24 (ma anche su Cielo) il dibattito tra i tre candidati alle primarie del PD che si svolgeranno l’8 del mese prossimo venturo (forse che sperano nell’intercessione della Vergine? Bah…), in diretta dalla XFactor arena. Matteo Renzi, Giovanni (detto Gianni) Cuperlo e Giuseppe (detto Pippo) Civati i “fantastici tre” del PD, che hanno optato per un completo blu con cravatta (e potremmo aprire una parentesi sul “triplo orrore” al rigato di Cuperlo, ma diamo parvenza d’essere seri e stay focused on the point).

In perfetto stile del faccia a faccia, che ricorda molto quanto visto nei film (ma anche in TV) in occasione delle elezioni presidenziali americane, i tre candidati si sono visti interrogati da un abile e sottilmente ironico Gianluca Semprini su questioni che spaziavano dalla spending review (su cui non ci si è sbilanciati più di tanto), all’operato del governo Letta, passando per privatizzazioni, “tesseropoli”, la questione del presidenzialismo (che ha visto uno dei pochi momenti di tensione della serata tra Renzi e Cuperlo) con la possibilità di rispondere in un minuto e mezzo ed eventualmente chiedere di replicare alle risposte dei concorrenti.

Ma la questione che più ci interessa è quella toccata circa a metà della trasmissione, alla domanda circa i diritti civili per le coppie omosessuali. Civati è apparso subito il più deciso a favore di una parità totale di diritti (“eh, meno male”, aggiungiamo noi), Cuperlo ha condiviso quanto detto dal primo, affermando anche di essere interessato ad una modifica della legge 40 sulla fecondazione assistita; più “timido” è invece apparso Renzi, che già faceva facce stupite ai discorsi dei primi due, e quando ha preso parola ha subito fatto emergere la sua vocazione democristiana schivando un po’ la domanda e facendo appello al buon senso, senza però mancare di appoggiare la legge sull’omofobia e la civil partnership. Una standing ovation per Civati, che culmina poi il suo discorso con una massima che trovo di particolare importanza nell’affrontare la questione e più in generale rappresentativa di una sinistra che in Italia, negli ultimi anni, si è sempre più persa: “L’unica certezza che mi guida è la laicità”. Di seguito il video integrale degli interventi.

 


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