Il 4 Dicembre 2013 viene pubblicato, sul Financial Times, un articolo in cui David Cameron ha dichiarato che lo studio del cinese mandarino nelle scuole superiori dovrebbe essere favorito, a scapito di francese e tedesco. Non a caso questa dichiarazione è stata fatta dopo un viaggio di tre giorni in Cina.
Bisognerebbe invece riflettere sulla loro continua utilità nell’odierna Gran Bretagna. Perché nell’istruzione di un quattordicenne inglese vanno ritenute di fondamentale importanza?
Il primo fattore da tenere a mente è l’obiettivo che qualsiasi istituto, sia pubblico che privato, si dovrebbe prefiggere sin dal principio: un’educazione qualitativamente completa ed in grado di insegnare veramente qualcosa ai ragazzi. Su larga scala sarebbe difficile raggiungere un livello di lingua accettabile, con cui l’allievo possa davvero comunicare.
Inoltre, non va dimenticato che il francese rappresenta una solida base nella comprensione del funzionamento dell’inglese, data la grande influenza a livello sintattico e morfologico. L’Inghilterra è stata conquistata nel 1066 dal duca di Normandia, ragion per cui le corti d’oltremanica sono rimaste francofone per un paio di secoli in seguito all’invasione.
Forse la Gran Bretagna non è politicamente o economicamente europea, ma è lo sicuramente da un punto di vista culturale e geografico. Capire la lingua dei proprio vicini è assolutamente necessario ai fini di preservare un’unione culturale a livello continentale.
Se volessimo spostare la questione sul piano economico, il caso di Singapore è esemplare. Questa tigre asiatica, notoriamente conosciuta per il suo cinico pragmatismo, considera come colonne portanti, nell’educazione secondaria e non solo, l’apprendimento del francese e del tedesco. Una piccola curiosità: a livello universitario il coreano è subentrato al giapponese, essendo facilmente spendibile in ambito lavorativo.
Infine, non va dimenticata la difficoltà che inglesi ed americani hanno nell’abbandonare la lingua natia, essendo (s)fortunatamente predominante nelle comunità internazionali.
Per questo, a livello di high school, sarebbe meglio concentrarsi su obiettivi realizzabili, indirizzando gli studenti verso una scelta più europea.