Magazine Diario personale

Camminare

Da Lupussinefabula

Viviamo in un mondo labile; alcune cose succedono perché noi le desideriamo, la maggior parte degli avvenimenti è guidato dagli altri o da quello che gli antichi chiamarono fato.
Mi chiedo quante delle mie azioni, fatte oculatamente per ottenere una conseguenza, siano andate a buon fine; quante invece compiute in modo assolutamente non studiato o casuale abbiano ottenuto risultati inattesi.
Mi chiedo quanto nella nostra vita dipenda da noi e quanto dalla pura coincidenza. Oppure se l’uomo sia un essere incosciente che non conosce la benché minima parte delle interrelazioni esistenti tra le cose, i fatti, le azioni, i nostri stessi pensieri.
Forse è così, ed è come un poco respirare; perché capire che non tutto dipende essenzialmente da quanto si è fatto o non si è fatto, o detto o pensato… comprendere questa verità è come ricevere un parziale esonero. Non dalle proprie responsabilità, ma da ciò che come persona non è nelle proprie competenze, nelle proprie possibilità.
C’è qualcosa di remoto che ci governa; a volte mi chiedo se è questo che chiamiamo Dio o se è solo la condizione umana, impregnata al 99% di incoscienza, e all’1% di presunta consapevolezza.

In tutto questo capita spesso di sentirsi colpevoli, di ciò che si vorrebbe ma non si è, come in preda a vincoli interiori e talvolta esterni che impediscono la realizzazione non solo dei sogni, ma anche della realtà.

Forse è perché si deve ancora ancora camminare, tanto, camminare.



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