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Cammino di Santiago 12a tappa – Da Agés a Burgos

Da Turiang
La cattedrale di Burgos

La cattedrale di Burgos

Ritrovo Luca alle prime (seconde a dir la verità) luci dell’alba in un bar di Atapuerca. Il “piccolo” Tommy invece è disperso. Hanno camminato al buio per un po’ ma poi è subentrata la stanchezza e si sono messi a dormire all’aria aperta, finendo per patire il freddo. Luca si è fermato ad Atapuerca, Tommy pieno di energie da 17enne ha proseguito. Dopo l’abbondante colazione col solito cornetto super lievitato fino alle dimensioni di una fetta di panettone, partiamo insieme in direzione Burgos, città nella cui provincia camminiamo da due giorni.

Le ultime colline prima di Burgos

Le ultime colline prima di Burgos

Dopo qualche chilometro incontriamo Christian, 34enne padovano che avevo già intravisto in piscina all’albergue di Belorado. A differenza di tutti trasporta una tenda sulle sue spalle. Lo fa perchè è partito a piedi da Venezia! Il 18 marzo scorso ha iniziato il suo Cammino dalla porta di casa (oggi è 2 luglio) ed è “alle porte” di Burgos.

Luca

Luca

Il suo zaino pesa 20kg (sopra i 10 iniziano i problemi, a 14 è molto dura camminare a lungo) ed è stato costretto a portare la tenda perchè in Italia e Francia è praticamente impossibile dormire alle condizioni economiche che si trovano sul Cammino (5-6 euro in media a notte).

Ci racconta le sue avventure attraverso gli Appennini, della ferrovia abbandonata lungo la quale ha camminato in Liguria, della Francia e delle porte dei monasteri italiani che tante volte rimanevano chiuse nonostante un pellegrino chiedesse riparo dal freddo. Parla con accento di Padova e le sue parole sembrano più vere guardando la strana combinazione che fanno con la lunga barba incolta e l’abbronzatura da pescatore del Sud.

Anche io avevo già deciso di non radermi per tutto il Cammino. Se sei un pellegrino devi calarti nella parte ed io sto usando il metodo Stanislavskij.
Christian mi ha fatto pensare che il 18 marzo scorso era un lunedì ed io stavo nel mio ufficio ultramoderno nel centro di Amsterdam, magari a lamentarmi del fatto che fosse lunedì, ignaro come sempre del mio destino di lì a qualche mese.

Il parco fluviale di Burgos

Il parco fluviale di Burgos

Lo salutiamo poco prima di prendere la deviazione in direzione Burgos. Indirizzati dalle varie guide che consigliano di deviare per qualche chilometro dal Cammino ufficiale per bypassare la triste zona industriale di Burgos.

Attraversiamo quindi l’infinito parco fluviale alle porte della città. Infinito perchè poco prima di arrivarci giungiamo ad un borgo di periferia che avevamo scambiato per Burgos stessa.

Burgos

Burgos

Scoprire che sei ancora a 5-6km dalla meta quando pensi di essere arrivato è terribile. La dimostrazione che il Cammino è soprattutto una sfida di resistenza psicologica. Dopo le pratiche di rito nell’enorme albergue a 6 piani (con ascensore) facciamo un giro della città. E’ la settimana della feria, la festa patronale e noi abbiamo il coprifuoco alle 22.30. Un dramma. Per compensare ci sfondiamo di birre e tapas nei chioschetti allestiti per la festa, anche se sono solo le 20.30 e la gente sta ancora timidamente iniziando a farsi vedere in giro, secondo le usanze spagnole.

Rientriamo in albergue alticci mentre tutti tranne i pellegrini vanno in direzione contraria. Dal mio letto al VI piano sentirò per tutta la notte il rumore delle bande e le voci della gente in strada. Ma non devo rosicare troppo, Logroño insegna: o fai il pellegrino o fai vita notturna.

PASSI: 36.726 PASSI DALL’INIZIO: 438.902
KM: 26,7 KM DALL’INIZIO: 320,7



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