Cammino di Santiago 28a tappa – Da Hospital de la Cruz a Melide

Da Turiang

Nebbia gallega

Venne finalmente il momento di arrivare a Melide, patria assoluta del pulpo alla gallega, ricetta di cui più volte vi ho decantato le lodi. Ma facciamo un piccolo passo indietro. Dopo giorni di sole incontrastato stamattina alla partenza c’era un nebbione da Pianura Padana che qui in Galizia dev’essere anche piuttosto tipico. Tra l’altro camminare in Galizia si sta dimostrando ben più difficile che nelle altre regioni attraversate dal Cammino, a causa dei continui saliscendi.

Un’insolita immagine di pellegrini nella nebbia

In ogni caso le pietre miliari poste solitamente a 500m di distanza l’una dall’altra, segnalano che i km a Santiago continuano a diminuire e il morale ne guadagna un bel po’. Melide, nonostante il pessimo albergue municipal (non andateci se fate il Cammino!) si dimostra una bella cittadina, soprattutto (c’era da ricordarlo ancora?) per bere e mangiare. Alle 16.00 sono andato in una delle due pulperie più famose del paese, la Pulperia Garnacha, proprio lungo il percorso del Cammino, appena arrivate in città. Due clienti galiziani mi hanno raccontato che loro vengono da La coruna per mangiare il pulpo qui a Melide.

Pulpo a la gallega come se piovesse

Dopo la sosta pulpo sono andato a bere birra (ormai i giorni di sacrificio da pellegrino sono quasi un ricordo), lì ho incontrato Torsten, il tedesco redento, insieme ad un suo connazionale di cui non ricordo il nome e Catalina, sexy rumena quarantenne residente a New York. Con questa compagnia il tutto non poteva che degenerare in un pomeriggio alcolico, terminato alle 20, quando passando avanti alla pulperia Ezequiel (l’altra pulperia celebre di Melide) indeciso su un eventuale bis di pulpo a quattro ore di distanza dal primo, ho ritrovato le 4 tedesche madri/figlie che gentilissime, mi hanno invitato a terminare la loro porzione di pulpo (non gli era piaciuto, che spreco!). Ovviamente mi hanno anche offerto una birra (ho perso il conto di quante birre ho bevuto). W il Cammino e lo spirito di condivisione!!

La pulperia Garnacha

Unica cosa da censurare di questa parte di Cammino i tanti taxi che scorazzano per le strade di campagna con i vetri oscurati per tutelare la privacy dei turisti del Cammino che fanno finta di essere pellegrini e poi ti fregano pure il posto in albergue arrivando prima di te.

PS. Nota dell’autore aggiunta oggi in fase di pubblicazione del post: “Quando ho scritto questa pagina di diario era il 18 luglio 2013 ed ancora non sapevo che il bravo Brunori Sas avrebbe intitolato il suo nuovo album Il Cammino di Santiago in taxi. Beh, caro Brunori, io l’ho vista la gente che lo faceva in taxi e non puoi capire quanto li abbia disprezzati”.

PASSI: 39.818 PASSI DALL’INIZIO: 1.103.861
KM: 29 KM DALL’INIZIO: 805,5

Vamos peregrinos!



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