SCAVO ARCHEOLOGICO A TUSCANIA (VT)
Necropoli etrusca di Macchia della Riserva - dal 7 luglio al 4 agosto 2013
Il CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies), in collaborazione con l’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici, offre la possibilità di partecipare, nel mese di luglio, allo scavo archeologico in concessione ministeriale nella necropoli etrusca di Tuscania – Macchia della Riserva, diretto dal Dr. Stefano Giuntoli.
Riscoprire la memoria storica della civiltà etrusca. Questo è l’obiettivo principale del Campo Scuola Archeologico della necropoli di Tuscania. Attraverso un’esperienza di scavo coinvolgente e formativa, i partecipanti potranno vivere in prima persona l’emozione unica dello scavo di una necropoli e apprendere le principali metodologie d’indagine stratigrafica, approfondendo le proprie conoscenze anche mediante una serie di visite guidate ai musei e alle aree archeologiche dell’Etruria meridionale.
L’area archeologica di Tuscania (VT) è costituita da numerose necropoli che si estendono tutto intorno alla cittadina moderna e che probabilmente corrispondevano a diversi nuclei insediativi sin qui non portati alla luce. I ritrovamenti testimoniano della vitalità di questo centro per tutta la durata della civiltà etrusca, dovuta alla sua felice posizione all’incrocio di importanti direttrici di transito. Tra i complessi funerari più noti di Tuscania si annoverano le tombe della gens Curunas e la c.d. Grotta della Regina nella necropoli di Madonna dell’Olivo, la tomba a casa nella necropoli di Peschiera, la tomba con portico della necropoli di Pian di Mola.
Dal 2005 è in corso lo scavo nell’area di Macchia della Riserva, che interessa due nuclei di necropoli – Pian delle Rusciare e Pratino – con tombe a camera ipogea e a fossa di età ellenistica (fine IV – I secolo a.C.), rinvenute spesso intatte. I corredi recuperati sono costituiti da numerosi reperti ceramici e metallici in bronzo e in ferro, alcuni dei quali sono espressione di un artigianato artistico di elevata qualità.
Maggiori informazioni sul sito del Camnes (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies)