Oggi nel Parco se ne contano circa 600 esemplari ed è stato possibile reintrodurre, con successo, il camoscio d'Abruzzo sui monti della Maiella e sul Gran Sasso.
Il camoscio d'Abruzzo appartiene al genere Rupicapra, che è suddiviso in 2 specie: Rupicapra rupicapra(al quale appartengono i camosci dell'Europa nord orientale-Asia minore) e Rupicapra pyrenaica (che comprende i camosci dell'Europa sud occidentale).
Il camoscio d'Abruzzo ( Rupicpra pyrenaica ornata) deriva quindi dallaspecie pyrenaica, a differenza del camoscio alpino ( Rupicapra rupicapra), con il quale non è imparentato.La differenza tra le due specie è nel mantello, molto più scuro nel camoscio alpino mentre il camoscio appenninico presenta una fascia di pelo scuro che ne circonda il collo come un ornamento ( da qui il nome scientifico), più visibile sul mantello invernale, nelle corna più lunghe e uncinate tipiche del camoscio d'Abruzzoe nella struttura corporea, in quanto il camoscio d'Abruzzo è più elegante e slanciato. Per queste differenze il camoscio d'Abruzzo è considerato il camoscio più bello del mondo.