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Campania artecard 2014 e il grand tour da napoli

Creato il 06 maggio 2014 da Postpopuli @PostPopuli

 

di Mariantonietta Sorrentino

Campania ArteCard 2014 e il Grand Tour da Napoli

Nel Grand tour l’Italia del 1700 divenne obbligatoria come la messa la domenica per un credente. Il viaggio d’istruzione intrapreso dai rampolli delle case aristocratiche di tutta Europa si poneva come tappa conclusiva della formazione del giovane gentiluomo attraverso il salutare esercizio del confronto. Il termine tour soppianta in quegli anni quello di travel o journeyvoyage ed evidenzia come la moda di questo viaggio si specifichi in un ‘giro’ particolarmente lungo e ampio e senza soluzione di continuità, con partenza e arrivo nello stesso luogo; si tratta di un ‘giro’ che può attraversare anche i paesi continentali (Olanda, Francia, Svizzera, Sud d’Europa), ma ha come traguardo prediletto e irrinunciabile l’Italia. Non più l’Italia degli itineraria medievali, certo, ma l’Italia delle cento città la cui fitta trama urbana diventa la meta prediletta di un nuovo pellegrinaggio.

Nugoli di artisti e d’intellettuali si spalmarono rapidamente lungo lo stivale in quegli anni che avrebbero visto perfino un paio di rivoluzioni; alcuni arrivarono fino in Sicilia. Erano i più tenaci. Tra le tappe del Tour, che divenne grande presto, non poteva mancare Napoli e zone limitrofe. Il Vesuvio aveva già il suo appeal sebbene non fosse dotato ancora di osservatorio astronomico. Ci pensò nel 1841 il re delle due Sicilie Ferdinando II di Borbone che volle il più antico osservatorio vulcanologico del mondo.

Perché, allora, non creare una Campania Artecard con itinerari, eventi, visite notturne per rivivere quel fascino rimasto inalterato dal 1700? Detto fatto, bisogna solo fruirne!

 

campania arte card CAMPANIA ARTECARD 2014 E IL GRAND TOUR DA NAPOLI

acamporatravel.it

Ben nove gli itinerari pensati sulle orme del Grand Tour, nove tracciati che ripercorrono le tappe di quei viaggiatori, immergendosi nella bellezza artistica e naturalistica, imparando i segni della storia e assaggiando le eccellenze enogastronomiche della Campania.

Al motto conciso ma efficace di “Napoli è un paradiso” dal 19 aprile è stato concepito il primo tracciato che, tra gli altri, vede anche Piazza del Gesù con il Gesù Nuovo, il Complesso monumentale di Santa Chiara, la Chiesa di San Domenico Maggiore e la Sala Degli Arredi Sacri, la Chiesa di Sant’Angelo a Nilo e la Chiesa di San Gregorio Armeno, tanto per citare qualche sito che fa gola ai patiti di arte.

Magari più simile all’inferno che non al paradiso è il secondo itinerario che si dipana sui Campi Flegrei dal 9 maggio in avanti. Per chi lo frequenterà la terra dei vulcani non avrà più segreti. Tra le tappe i Lidi baiani con il Parco Archeologico di Baia, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e la Piscina Mirabilis; non verrà trascurata Cuma né il Fusaro con un percorso dedicato al Real Sito del Fusaro e alla Casina Vanvitelliana con un sortita al Parco Archeologico di Cuma. In questo tracciato uno spazio lo ha meritato Procida che è contemplata con una grande passeggiata al Monte di Procida, al Rione Casale, alla Necropoli di Cappella ed alla Strada “Mercato del Sabato”.

Nei nove itinerari trovano spazio le isole, il nolano, Amalfi e Ravello, Capua con visita all’Anfiteatro Campano, al Museo Archeologico dell’Antica Capua e al Mitreo di Santa Maria Capua Vetere, la penisola sorrentina il cui immaginario è affidato all’ eterno profumo dei limoni.

Meno solari per ovvi motivi, ma di certo atti a rapire i sensi, quei tracciati che si muovono tra storie sepolte e le notti dedicate a visitare il Vesuvio.

Prendiamo “Herculaneum” un validissimo esempio di visite by night spettacolarizzate negli scavi di Ercolano. Per l’occasione ci vengono in aiuto la realtà virtuale, le performance teatrali e le visita didattiche. Concepita in collaborazione con il Museo Mav di Ercolano,  “Storie Sepolte” farà rivivere attraverso immagini, racconti e ricostruzioni storiche le drammatiche ore dell’eruzione del 79 d.C e la disperata fuga degli abitanti verso una salvezza impossibile.

E per chiudere in bellezza, dal 12 giugno, si potrà visitare il Museo delle Carrozze nelle scuderie di Villa Pignatelli a Napoli. Si tratta di un nuovo allestimento delle carrozze storiche e dei finimenti che nel tempo hanno arricchito queste importanti collezioni. Ben 24 carrozze e 9 calessi con un sistema multimediale interattivo in grado di restituire, attraverso delle postazioni dislocate lungo il percorso museale, informazioni schematiche o di approfondimento delle diverse tipologie di carrozze e calessi della collezione.

Siti archeologici, chiese barocche, isole fascinose. La Campania da scoprire è un rapimento dei sensi e dell’intelletto. Allora perché non avvalersi della Campania Artecard e visitarla?

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