CampaniaPride vs. CampaniaRainbow: “Basta ‘tiritere’!”

“Che tristezza nasce, quando subiamo una politica che compie degli atti ben precisi e poi non ha il coraggio di giustificarli, cambiando pelle, volto e tono cercando il compiacimento pubblico delle istituzioni”

Ebbene sì: continua la diatriba tra il neonato Comitato Campania Rainbow ed il nascente Coordinamento Popolare Campania Pride (ieri si sono tenute la prima assemblea plenaria e la costituente, rispettivamente, dell’uno e dell’altro): una polemica che assume sempre i più i toni di una faida combattuta a suon di note stampa.

L’ultimo capitolo è la risposta di Carlo Cremona, presidente di iKen Onlus alla lettera aperta di Campania Rainbow (definita senza mezzi termini “messa in scena”) in cui si definisce “tiritera” quella sulla non-adesione al Campania Pride e “cosa falsa” il coinvolgimento di iKen nell’allora costituendo Coordinamento (bollatto, in conclusione, come “meschinità politica senza precedenti”).

“Se gli attuali dirigenti del Campania Raimbow […] avessero davvero voluto ricercare per ottenere un percorso unitario con noi, non avrebbero potuto rinviare a settembre, a freddo e dopo i chiarimenti politici e metodologici, la costituzione di tale soggetto associativo?”

Tra la tanta (forse troppa) carne al fuoco (dalla vera natura del Coordinamento - “laboratorio nazionale di ri-unione tra Arcigay ed Arcilesbica” - alla composizione dello stesso - “vince la solita binarietà di genere di un capo maschio e della solita vice presidente femmina”) si arriva alla conclusione in cui viene riconfermata la propria disponibilità a collaborare “con chi mostra rispetto e stima di ciò che facciamo”, ricordando che “un coordinamento lgbtqi esiste già ed è il Tavolo Comunale lgbtq”.

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