Dal 6 al 25 novembre Rodolfo Laganà è un fruttarolo di
Campo de' Fiori. Musical scritto a 4 mani con Gianni Quinto
Milena Miconi è la bella fioraia di Campo de' Fiori
Una storia bella, pulita, che raccolta la vita della piazza nelle diverse ore della giornata e di come da mercato rionale si trasformi in capitale notturna della movida romana. Una storia pulita, dicevo, dove anche il "popolo della notte" è raccontato in un modo diverso da quello che emerge troppo spesso dalle pagine di cronaca. Niente risse o accoltellamenti. I giovani che popolano questa Campo de' Fiori sono ragazzi che hanno voglia di divertirsi, ma che sanno parlare anche di tematiche serie ed hanno in comune con tanti coetanei problemi seri, come la disoccupazione o genitori separati.Renato Raimo, Marco Passiglia, Tonino Tosto
Milena Miconi e Rodolfo Laganà
Con questo spettacolo gli autori vogliono rendere omaggio a Roma e al suo dialetto, per "valorizzare il dialtto romano che non è volgare ma è d’autore" ha detto Laganà, rispondendo alla domanda di un giornalista ha poi aggiunto che la bellezza della parlata romana si è persa per le caricature che ne vengono fatte, anche un po' volgari, da parte della moderna televisione, che mostra un romano che non esiste. "Per me è un orgoglio essere romano - ha sottolineato Laganà - e fare una cosa in dialetto è stato molto bello".
Pino Quartullo, regista di "Campo de' Fiori"
Uno spettacolo che fa anche riscoprire mestieri in un certo senso perduti e che dà tanto spazio a ciascuno degli interpreti, al punto che questa può essere definita una commedia musicale corale. Durante la conferenza stampa il regista ha raccontato un piccolo aneddoto: Laganà in un primo tempo voleva il ruolo del padre, perché gli sembrava più bello di quello del protagonista, poi alla fine lo hanno convinto che Cesaretto dove esssere lui.
Lo spettacolo ancora deve debuttare, ma i suoi autori e il regista già guardano avanti. L'idea è quella di farne un format televisivo dove ai personaggi fissi se ne possano affiancare di volta in volta altri per far parlare quella che è la piazza più aperta, affollata, eterogenea e multietnica di Roma. Una piazza che vive 24 ore, di giorno con il mercato rionale e di notte con la movida, una paizza che può raccontare e può raccontarsi attraverso decine e decine di "storie vere che sembrano favole e favole che diventano storie vere". Il tutto accompagnato dalla bellissima colonna sonora di Roberto Giglio, che ha già letteralmente "stregato" il cast. Parlando di musiche, lo spettacolo si apre un brano di Venditti, nella sola versione strumentale, ovviamente si tratta della sua Campo de' fiori
Campo de' fiori per Laganà è anche un punto di partenza per raccontare, attraverso il linguaggio del teatro, Roma e le sue piazze. Partendo dal centro per arrivare in periferia. Ancora da decidere la prossima piazza da raccontare, forse Santa Maria in Trastevere, Piazza Navona e Fontana di Trevi, quest'ultima, anticipa Laganà, vedrà protagonisti i pappagalli romani.
Grande pregio di questo spettacolo è quello di proporre finalmente, con coraggio, un titolo nuovo. Una scelta un po' rischiosa, portando in scena un classico il rischio è basso, verso le novità invece, da parte dei produttori, c'è sempre un po' il timore dell'insuccesso.
dal 6 al 25 novembre TEATRO SISTINA via Sistina 129 Campo de' Fiori
di Gianni Quinto e Rodolfo Laganà
regia di Pino Quartullo
conRodolfo Laganà Milena MiconiMarco PassigliaRenato RaimoTonino Tosto Gianni Quinto
balleriniJean Michel DanquinDanilo AielloNatalia De MariaGianfranco GalloGloria RossiYlenia Tocco
musiche Roberto Gigliocoreografie Maria Luisa Rubulottacostumi di Patrizia Pontesilliscenografie di Gianluca Amodiodisegno e luci di Fabio Persia