Il prato di San Siro somiglia sempre più ad un tempio pagano dove si consumano sacrifici umani, … legamenti strappati, muscoli stirati, menischi lesionati, articolazioni distorte … una vera ecatombe.Ma non è che Pato, indiziato di ipocondria, è semplicemente vittima di questa autentica piaga biblica?
Qualche dato? … l’11 settembre, data famosa per altri e ben più tristi motivi, è il giorno del primo infortunio patito da un rossonero in questa stagione, si gioca a Cesena e Thiago Silva è costretto a rimanere negli spogliatoi nell’intervallo. Ma quella di Cesena è l’unica volta in cui un nostro giocatore si fa male lontano da San Siro (a parte Antonini a Napoli ma per una capocciata con Maggio).Il 15 settembre tocca ad Ambrosini, a Milano contro l’Auxerre, abbandonare dopo un quarto d’ora, mentre Pato, nella stessa partita, regge fino al decimo della ripresa prima di accusare l’ennesimo problema muscolare.Il 16 ottobre, in Milan-Chievo, si fa male ancora Thiago Silva … il 25 ottobre, in Napoli-Milan, Antonini esce dopo dodici minuti, ma come detto poco sopra, per una zuccata con Maggio.Il 30 ottobre è la volta di Bonera in Milan-Juventus, per uno scontro con De Ceglie.Il 10 novembre, l’altro giorno, Pato va incontro all’ennesimo malanno muscolare, e il suo sostituto, Inzaghi, si rompe il legamento crociato e il menisco dopo un quarto d’ora dal suo ingresso in campo.Lo scorso anno su venti infortuni capitati ai nostri ragazzi, quattordici si sono verificati a San Siro
La contabilità dell’Inter non la tengo perché mi interessa relativamente, ma sarebbe utile verificare in quale percentuale i continui infortuni patiti dai cuginastri in questi ultimi mesi si siano verificati a San Siro.C’è da dire che le pessime condizioni in cui versa il campo di Milano non sono un’eccezione nel panorama italiano.I campi di patate sono la norma piuttosto che l’eccezione, insomma … gli stadi in sé sono fatiscenti e poco accoglienti, ma anche i terreni di gioco non sono da meno.Si vogliono risollevare le sorti del calcio italiano? E allora si cominci a fare qualcosa per rendere accogliente e sicuro il teatro nel quale assistere ad una partita di calcio e si faccia in modo di permettere ai giocatori di poter svolgere al meglio il proprio mestiere.
Mi viene il magone quando vedo qualche partita dalla Bundesliga, o della Premiero della Liga spagnola, stadi stupendi e sempre pieni, e panni da biliardo sui quali giocare … il movimento calcistico italiano sta sprofondando inesorabilmente all’inferno, e non si percepisce il minimo indizio di una qualche reazione, tranne qualche sterile grido d’allarme lanciato dagli stessi responsabili di questa situazione che si limitano a gridare “al lupo al lupo” senza, però, cominciare ad agire. Unica eccezione la Juventus, che dalla prossima stagione potrà disporre di uno stadio moderno e al passo con quelli dei paesi europei più evoluti.
Domani si gioca il derby, speriamo di non dover aggiornare il bollettino medico e di assistere ad una partita che sia uno spot promozionale per il calcio italiano nonostante il terreno di gioco … oltre, naturalmente, ad una vittoria rossonera.
Pubblicato su Mondo Milan Day