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Campus bioclimatico

Creato il 10 gennaio 2014 da Alchimag
Campus bioclimatico, Roma
Campus bioclimatico, Roma
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Campus bioclimatico, Roma
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Campus bioclimatico, Roma
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 Concept innovativoCampus dell’Università di Tor VergataMarco Taminomodello organizzativo proposto corte interna verde ruolo bioclimaticospazio di incontro e di studio

Le 17 unità che compongono il complesso, sono organizzate, all’interno di un grande parco (di cinque ettari) attrezzato per lo sport e la vita associata e dove sono ammessi solo percorsi pedonali e ciclabili, mentre le auto restano fuori, nei grandi parcheggi di arrivo esterni. Superando il concetto degli edifici/barriera, degli oggetti architettonici “chiusi” rispetto al territorio che li circonda, i palazzi del campus sono “permeabili” e accolgono al proprio interno la rete dei percorsi e il sistema degli spazi comuni e dei giardini, che formano il tessuto connettivo dell’intero complesso edilizio.

I volumi architettonici presentano geometrie elementari, mentre la ricchezza del progetto risiede nella leggerezza, nella trasparenza e nel gioco dei colori, dei riflessi e delle penetrazioni visive e delle interazioni che annullano la consueta distinzione interno/esterno. Un involucro leggero e traslucido in vetro grezzo retroventilato alternato a rivestimenti in travertino romano e in blocchi lapidei con effetti cromatici diversi offrono scorci architettonici inconsueti e creano al tempo stesso una efficace protezione climatica per lo spazio abitato.

La riproposizione del “tipo edilizio” della casa a corte introduce una mitigazione termica e la ventilazione naturale negli ambienti. Inoltre il cappotto termico, le pareti ventilate, gli schermi solari, si integrano con l’ottimizzazione degli impianti e con l’utilizzo di energie rinnovabili per produrre forti risparmi e ridurre l’emissione di CO2.

Punti chiave: copertura con energie rinnovabili per il 70% del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda (400.000mw/anno); pannelli fotovoltaici per l’illuminazione stradale (25 mw/anno); emissioni di CO2 evitate:1150 quintali/anno; alto rendimento impiantistico (COP 4) con risparmio del 25% rispetto agli impianti più diffusi; illuminazione con lampade LED per gli esterni e fluorescenti per gli interni, in grado di apportare un risparmio del 30%.

Per la protezione passiva: schermi frangisole offrono un’elevata protezione dall‘irraggiamento solare;  pareti coibentate a cappotto con alto valore di isolamento (trasmittanza 0,3) riducono il fabbisogno energetico per la climatizzazione; corti interne attrezzate con piante e rampicanti hanno forte impatto sul microclima mitigando le temperature e fornendo umidità e ventilazione naturale.

(Fabiana Cambiaso, Università La Sapienza)

www.campusxroma.it

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