Con una lettera a firma di Susanna Camusso e Stefania Crogi, la Cgil e la Flai chiedono al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di prendere provvedimenti per il riconoscimento dei benefici concessi ai familiari delle vittime della mafia e del terrorismo anche ai parenti di chi è caduto sotto i colpi della mafia tra gli anni 1944 e 1960.
“Nell’ambito dell’impegno antimafia, coltivare la memoria collettiva e onorare le vittime innocenti è importante – dice il neo segretario della Cgil siciliana Michele Pagliaro -. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale i caduti per mano della mafia e del terrorismo agrario sono più di sessanta e molti di loro non hanno ottenuto giustizia sotto il profilo processuale né dovuto riconoscimento è stato dato al dolore dei familiari, cose cui occorre porre rimedio”.
Nei mesi scorsi Cgil e Flai regionali hanno anche chiesto la riapertura dei processi contro i mandanti degli omicidi di capilega e dirigenti contadini del periodo 1944-1964, con l’obiettivo di giungere alla celebrazione di un grande processo storico su quegli anni per far luce su una strage continua che ha mietuto vittime persone come Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Pacido Rizzotto, Salvatore Carnevale e tanti altri.






