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Can - Il gruppo principe del kraut rock

Creato il 31 luglio 2011 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

 

di NICOLAS ICARDI

 

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I Can furono un'importante formazione tedesca di art rock nata a Colonia nel 1968 su impulso di Irmin Schmidt (tastiere), allievo di Stockhausen e concertista di talento. A lui si aggiunsero Holger Czukay (basso e voce), anch'egli allievo di Stockhausen, Jaki Liebezeit, titolato batterista nei circuiti jazz europei e Michael Karoli (chitarra e voce). Completano l'organico il flautista David Johnson e il cantante Malcolm Mooney, entrambi nel gruppo per poco tempo. Sfruttando l'abilità di Czukay come tecnico del suono, i Can allestiscono un proprio studio, l' Inner Space, nel castello di Schloss Norvenich. I brani composti in questo periodo compariranno su "Unlimited Edition"(1973) e "Delay 1968"(1982). Nel 1969 il gruppo fonda una propria etichetta, Music Factory, con due sole pubblicazioni in catalogo: il loro primo album "Monster Movie"(1969) che anticipa le sonorità di quella che presto diventerà l’onda Krautrock tedesca, meglio definita dagli stessi protagonisti come “Musica Cosmica”. Al disco partecipa lo scultore afro-americano Malcolm Mooney che non aveva mai cantato fino a quel momento, ma da subito entrò in sintonia col gruppo, lasciandosi ben presto andare a schizofrenici interventi vocali durante le sessions. Negli anni i Can si guadagnano una buona reputazione negli ambienti underground europei, tanto da partecipare ad alcune colonne sonore di film. Parte di quelle composizioni compare sul secondo album "Soundtracks"(1970). Nonostante la sua tipologia di "Original Soundtrack" l'album è molto coeso, la qualità dei brani è oltremodo eccellente. All'interno dell'album troviamo sia le ultime prove vocali del dipartito Mooney, che abbandonerà per problemi psichici, sia le primissime prove vocali di Damo Suzuki, non-cantante giapponese dichiarato, scoperto per caso dal gruppo nei bassifondi di Monaco.

Con il nuovo cantante l'anno dopo è la volta di "Tago Mago", ambizioso ritratto della migliore sperimentazione rock del momento: brani lunghi, ipnotici, citazioni allucinate, un disco magnifico, tra i lavori più ispiranti e ispirati della storia. In ognuna delle sette tracce ci sono migliaia di spunti, idee, richiami e innovazioni che lo rendono attuale ancora oggi. Nel 1972 la band ottiene anche un timido successo con la canzone "Spoon", tratta dal successivo album "Ege Bamyasi". Si tratta di un disco di passaggio in cui il gruppo sente l'esigenza di evitare i tratti più deliranti del loro sound per ricercare una forma canzone più compatta e equilibrata ma ciò non significa che l'album non abbia una rilevanza all'interno della discografia Can. Dopo questo album tornano a livelli altissimi con il successivo "Future Days"(1973), concentrato puro di genialità e sperimentazione, per un risultato semplicemente impensabile per l'epoca. I Can riescono ancora una volta a produrre un album stratosferico e assolutamente perfetto, avanti almeno trent'anni rispetto a qualsiasi lavoro di quel periodo, e ancora oggi fonte di ispirazione per numerosi artisti della scena musicale contemporanea. Un'opera monumentale, insomma, questo "Future Days", un diretto sviluppo delle evoluzioni sonore del gruppo e, soprattutto, la definitiva consacrazione dei Can nella storia della musica rock. Dopo l'uscita dell'album Suzuki si converte ai Testimoni di Geova e lascia la band in una profonda crisi creativa. I quattro restanti concludono il rapporto con la casa discografica United Artists registrando l'album "Soon Over Babaluma"(1974). Nell'album le parti vocali sono messe in secondo piano rispetto al passato e rappresentano quasi solo un ornamento, mentre prevale l'aspetto della sperimentazione ritmica, resta perciò un album di buon livello ma di transizione. Passati alla Virgin, ottengono un buon successo con l'album "Landed"(1975), un ottimo album che chiude i fasti della band tedesca, l'anno dopo tornano con "Flow Motion" nettamente inferiore ai precedenti. Nel successivo "Saw Delight"(1977) inizia il crollo verticale, debuttano nel gruppo Rosko Gee e Reebop che spostano gli indirizzi musicali della band verso ritmi funk di vago sapore africano che non attirano più il grande pubblico.

L'ultimo lavoro "Inner Space" nel 1985 riesce a concludere degnamente l'avventura Can. Czukay pubblicherà regolarmente con discreto successo mentre Liebezeit formerà la Phantom Band. Diverse antologie e qualche Live mantengono vivo il logo Can negli anni '90. Nel 2001 i Can vengono colpiti da un lutto: la scomparsa del chitarrista, violinista e cantante Michael Karoli. Nel frattempo, la loro eredità musicale è stata raccolta da una moltitudine di artisti, tra i quali Tortoise, Radiohead, Sonic Youth, The Mars Volta e molti altri..
Dalla loro discografia vi propongo 5 tracce:
"Paperhouse" da "Tago Mago"(1971) è la traccia che più assomiglia al nostro concetto di "canzone", è di una dolcezza acida e sognante, dall' istinto free, che nel ritornello strumentale vede uno dei più azzeccati duetti tra tastiere e chitarre.
"Halleluhwah" da "Tago Mago"(1971), è un funk psichedelico la prima delle 3 tracce lunghissime che trasforma un ottimo album in un capolavoro. 18 minuti, un ritmo percussivo incredibile grazie ad un Jaki Liebezeit mai così ispirato, un delirio musicale di genialità unica, semplice eppure complesso.
"Bring me coffee or tea" da "Tago Mago"(1971) traccia calma e tranquilla, in un'atmosfera orientale sognante: solo la voce resta acida e si libra tra le dolci chitarre e le stupende tastiere.
"Future Days" da "Future Days"(1973) è la lunga title-track iniziale dai suoi nove minuti esplosivi, a base di ritmiche funk danzerecce e ossessive, percussioni ipnotiche e progressioni infinite dal vago sapore jazz-fusion, ancora un capolavoro.

"Moonshake" da "Future Days"(1973), electro-funk futuristico al servizio della voce quasi sussurrata di Damo Suzuki, è una perla di raro splendore e minimalismo sonoro, con ritmi frenetici e la coinvolgente chitarra di Michael Karoli, che fa quasi da sottofondo, da applausi.

 

pagina wikipedia

 

PAPERHOUSE - 1971

 

 

HALLELUHWAH - 1971

Audio

 

 

BRING ME COFFEE OR TEA - 1971

 

 

FUTURE DAYS - 1973

 

MOONSHAKE - 1973

 

A DOMENICA PROSSIMA...


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